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La Rocca di Spoleto, cuore della città segreta - FOTO e VIDEO

Ada Masella
La Rocca Albornoziana, ex carcere, che domina sulla città di Spoleto - 11 giugno 2017
Ada Masella
Il cortile interno della Rocca Albornoziana di Spoleto - 11 giugno 2017
Ada Masella
Gli spazi più grandi della Rocca Albornoziana dove sono state allestite le sale del museo - 11 giugno 2017
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Il tour nel museo della Rocca Albornoziana - 11 giugno 2017
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Lastre di marmo all'interno del museo della Rocca Albornoziana di Spoleto - 11 giugno 2017
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Un affresco all'interno del museo della Rocca Albornoziana - Spoleto, 11 giugno 2017
Ada Masella
Il sarcofago in marmo del Beato Gregorio, scultore anonimo del XV secolo - Spoleto, Rocca Albornoziana - 11 giugno 2017
Ada Masella
Lastra di pietra calcarea nel museo della Rocca Albornoziana a Spoleto - 11 giugno 2017
Ada masella
Il panorama che si ammira dai camminamenti della Rocca Albornoziana di Spoleto - 11 giugno 2017

Le pareti spoglie, l’aspetto severo, l’imponenza della struttura non sono nulla rispetto a quello che si può ammirare arrampicato lassù, sulla torre più alta. Panorama d’Italia a Spoleto porta il suo pubblico nel cuore della città segreta: la Rocca Albornoziana. Ma lo fa in modo speciale, consentendo agli appassionati di percorrere luoghi sconosciuti, nella giornata conclusiva della tappa del tour in Umbria.

Panorama D'Italia a Spoleto, il tour della Rocca Albornoziana

La Rocca, racconta la guida, è un’antica fortezza con 6 torri voluta da Papa Innocenzo VI a metà del ‘300 per rafforzare militarmente e rendere più evidente l’autorità della Chiesa nei territori dell’Italia centrale dopo il lungo periodo di permanenza del pontificato ad Avignone.

Si trova sulla sommità del colle Sant’Elia, “siamo a 500 metri sul livello del mare” racconta la nostra guida. Qui viveva il governatore con il suo esercito, pronto ad intervenire in caso di attacco da Nord dove impazzavano le scorribande dei barbari.

La struttura nel ‘700 è stata abbandonata per poi essere riconvertita in carcere fino al 1982: “qui venivano rinchiusi i peggiori”, ci racconta ancora indicando le celle di isolamento di un metro e mezzo per un metro e mezzo, se si era fortunati. Una sola apertura, il lucernario. Le altre celle, più grandi, oggi ospitano il museo del Ducato di Spoleto.

Ma è dalla sommità della Rocca che ci si può rendere conto di quanta bellezza circonda la città: “Adesso percorreremo i camminamenti”, annuncia la guida orgogliosa di entrare in un luogo segreto ai più. Camminamenti, un tempo solcati dai soldati di guardia, che portano alle Torri, aperte eccezionalmente per Panorama d’Italia. Foto - tante - e poi sorrisi, sospiri di ammirazione, mentre lo sguardo si perde verso le colline che circondano Assisi.

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