La prima udienza del processo contro Pio Pompa

I magistrati romani Giovanni Salvi e Domenico Gallo hanno chiesto e ottenuto di partecipare come parti civili al processo contro l'ex funzionario del Sismi, Pio Pompa, accusato di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato nell'ambito dell'indagine più ampia sull'archivio segreto di via Nazionale. In udienza preliminare è stato prosciolto l'allora direttore del Servizio Nicolò Pollari: il gup aveva emesso sentenza di non luogo a procedere per il reato di peculato ''per l'esistenza del segreto di Stato'' e per quello di violazione di corrispondenza ''estinto per intervenuta prescrizione''.

Stamane si è celebrata la prima udienza del processo contro Pompa per possesso di notizie segrete, come quelle sul caso Abu Omar, riprodotte in alcuni supporti magnetici sequestrati nel suo appartamento. Nell'udienza di stamani la Corte d'assise di Perugia ha rigettato la questione relativa all'incompetenza territoriale poiché sono state ammessi tra le parti civili le due toghe romane che all'epoca si erano costituite anche per i reati per i quali la procura umbra ha ottenuto il rinvio a giudizio. ''Nella fattispecie - è  spiegato nel provvedimento letto in aula dal presidente Gaetano Mautone - non può negarsi che le stesse risultino portatrici di un concreto interesse a che le notizie riservate raccolte sulle loro persone non fossero detenute da terzi per ragioni non istituzionali, con il conseguente pericolo di un futuro illecito loro utilizzo''.

Mautone ha anche aggiunto: ''Persona offesa è lo Stato (nessun ministero si è costituito, ndr).

Tra il procedimento per i reati al dibattimento e quelli originariamente contestati, tra cui il peculato, c'è rapporto di connessione trattandosi di condotte preordinate alla realizzazione di un identico disegno criminoso consistito nell'acquisizione di materiali del Sismi e informazioni riservate, al fine di gestirli per fini diversi da quelli istituzionali''.

Nella lista dei testimoni d'accusa - ha spiegato il pm Massimo Casucci - compaiono nomi di ''alti dirigenti della Digos che spesso hanno cambiato funzioni e ruoli''. Tra i testimoni della difesa anche la compagna di Pio Pompa che, attraverso l'avvocato Valter Biscotti, ha anticipato di volersi far interrogare in aula.

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