'La bugia perfetta' di Emily Elgar. La recensione

Quando ho iniziato a scorrere le prime pagine (virtuali) di questo nuovo romanzo, non mi sono appassionata subito e convinta della scelta fatta. Lo devo ammettere, parte molto a rilento. E non è facile capire sin dall’inizio dove vuole arrivare.

Ma non mi sono arresa. E ho seguito così sin dalle prime pagine di La bugia perfetta (Time Crime) l’incidente di Cassie Jensen e il suo trasferimento nel 9B, reparto per degenti in stato vegetativo del Kate’s Hospital. A prendersi cura di lei e degli altri pazienti Alice, insieme a Carol, Lizzie e Mary supervisionati da una equipe di specialisti che crede ancora nei miracoli. Perché li vive.

Al capezzale di Cassie il marito affranto, Jack e Charlotte, suocera devota che, sgomenti per l’accaduto non potranno far altro che prendersi cura della loro amata e proteggerla da interferenze esterne. Anche quando queste intrusioni saranno le meno pericolose.

Tutto in questo libro si gioca sul sospetto. Chi è stato ad investire Cassie? Perché lo ha fatto? Gelosia? Possesso? Ma soprattutto, è stata investita davvero o si è semplicemente difesa?

Tra un capitolo e l’altro seguiamo la storia di Cassie, da quando ha perso la madre April, vero punto di riferimento della sua vita, fino all’incontro con il futuro marito.
Di lei leggiamo la sua quotidianità, la sua vita fatta di un trasferimento da Londra ad un piccolo centro di campagna in cui dovrà inventarsi una vita nuova e farsi nuovi amici, come Jonny.

Nella stessa stanza in cui viene ricoverata Cassie anche un altro paziente, Frank Ashcroft, uomo che ha combattuto con i suoi demoni e ha perso. Fino a quando un battito di ciglia… Frank è vigile, ci mostra una parte insospettabile della vita di coloro che crediamo vuoti, di coloro cui associamo lo stato vegetativo senza anima. Frank è l’esempio che tutto può ancora succedere.

Le storie passate di Frank e Cassie si alternano al loro presente insieme a quello di Alice, capo-infermiera con un tarlo doloroso ad affliggere la sua esistenza.
E che combinazione avere nel suo reparto proprio Cassie.

Fino all’ultimo si può solo sospettare, non ci sono certezze, solo congetture. Chi lo dice che a ferirci sono solo un certo tipo di persone? Mai dare nulla per scontato, nessuno è al di sopra dei sospetti.

La bugia perfetta
di Emily Elgar
Time Crime, 2017

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