L'ossessione antiberlusconiana a scuola

La politica non c’entra. C’entra, invece, l’ossessione. La professoressa d’inglese di quell’istituto per geometri di Caserta che ha costretto un suo alunno a rovesciare la maglietta con un sorridente (o ridens) Berlusconi affiancato al cuore rosso dell'“I love” (stile “I love” Londra, Berlino, Cuba) ha agito per un riflesso condizionato. Che però la dice lunga sulla psicologia collettiva di quest’Italia buffa e malata. Qualche ragione la prof ce l’ha pure: accendi la Tv e si parla di Berlusconi, vai al bar e sgranocchi battute su Berlusconi insieme al Martini, vai in vacanza e nelle chiacchiere da spiaggia aleggia sempre quel nome. Berlusconi, Berlusconi, Berlusconi. Ovvio, la mente della prof dev’essere stata attraversata dal sospetto di avere le allucinazioni.

Per chi lo odia, Berlusconi è una maledizione. Un incubo. Fa parte delle nostre vite da almeno due decenni. Spauracchio capace di far innervosire metà degli italiani, come il drappo rosso agitato davanti alle corna del toro. C’è da stupirsi se scontrandosi in classe con l’effigie di Silvio, l’insegnante ordina seduta stante al piccolo provocatore di togliersela e infilarsela al contrario? La prossima volta il ragazzino indosserà una maglietta con la faccia scialba di Letta, Bersani, Vendola o Alfano…  

Berlusconi no, è “divisivo”. Un logo, un mito, un idolo, un marchio. Un brand (vincente). Come la foglia di marijuana o le palme delle Maldive, la faccia slavata punteggiata dal neo di Marylin, il ritratto del Che barbuto e sognante. Ricordo le magliette che indossavano gli avieri americani nella prima guerra del Golfo: “Saddam-busters”. Come gli acchiappa-fantasmi  (“Ghostbusters”). Ecco, ai sedicenni del “Michelangelo Buonarroti” di Caserta suggerirei di andare in classe con una maglietta che raffiguri il simbolo dei Ghostbusters con su scritto “Berlusconi-busters” e il busto di un Cavaliere possibilmente in manette che sbuca furioso come il leone della Goldwin Meyer. In pagella, un 10 assicurato in educazione civica.

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