Kenro Izu. Territori dello spirito

Kenro Izu /courtesy l’autore

Kenro Izu, Stonehenge #69, England, 1981


 Kenro Izu /courtesy l’autore

Kenro Izu, Tajin #13, Mexico, 1987, dalla serie “Sacred Places”


 Kenro Izu /courtesy l’autore

Kenro Izu, Moai #1, Easter Island, Chile, 1989 dalla serie “Sacred Places” stampa al platino 35,5x51 cm


 Kenro Izu /courtesy l’autore

Kenro Izu, Angkor #26, Cambodia, 1993 dalla serie “Sacred Places”


 Kenro Izu /courtesy l’autore

Kenro Izu, Borobdur #15, Indonesia, 1996 dalla serie “Sacred Places”


 Kenro Izu /courtesy l’autore

Kenro Izu, Kailash #75, Tibet, 2000 dalla serie “Sacred Places” stampa ai pigmenti 72x102 cm


Kenro Izu /courtesy l’autore

Kenro Izu, Taksan #131, Bhutan, 2003 dalla serie “Bhutan Sacred Within” stampa al platino, 51x107 cm  courtesy l’autore


 Kenro Izu /courtesy l’autore

Kenro Izu, Chidambaram #723, India, 2012 dalla serie “India Where Prayer Echoes” stampa al platino, 35,5x51 cm


 Kenro Izu /courtesy l’autore

Kenro Izu, Kanchipuram #638, India, 2012 dalla “India Where Prayer Echoes” stampa ai pigmenti,  72x102 cm


Curata da Filippo Maggia e aperta fino all’ 11 gennaio 2015, la mostra di Modena è interamente dedicata al lungo lavoro che ha spinto Kenro Izu ad esplorare i più importanti luoghi sacri del mondo, dalle piramidi egiziane alle antiche pietre di Stonehenge, dalla città di Angkor in Cambogia ai templi buddisti di India e Indonesia, dal deserto della Siria alle alte vette del Tibet.

In un percorso di oltre sessanta opere (per la maggior parte platinotipie stampate dall’autore stesso) l' esposizione presenta l'evoluzione nel corso degli anni della sua personale visione del mondo: dalle prime opere realizzate in Egitto ai numerosi viaggi intrapresi per la serie Sacred Places (1979-2001), fino ad includere lavori successivi dalle serie Bhutan Sacred Within (2002-2007) e India Where Prayer Echoes (2008-2012), dove per la prima volta nella sua ricerca sulla spiritualità dei luoghi trova spazio anche la rappresentazione di figure umane raccolte in preghiera. La condizione senza tempo delle immagini di Izu ben si sposa con il metodo di lavoro dell’autore, che individua nel recupero di stili e tecniche tipici della fotografia ottocentesca il mezzo più adatto per imprimere le atmosfere mistiche dei luoghi incontrati.

La mostra (accompagnata da un catalogo bilingue edito da Skira ) è promossa da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di UniCredit

Kenro Izu. Territori dello spirito
Modena, Foro Boario, fino all'11 gennaio 2015

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