Richard Termine/ECM Records
Musica

Keith Jarrett: 70 anni e 88 tasti

Koinuma Music/ECM Records
Nel 1990 con i The Standards Trio.
Junichi Hirayama/ECM Records
Keith Jarrett durante un improvvisazione solista.
Rose Anne Colavito/ECM Records
Con il contrabbassista Charlie Haden.
Daniela Yohannes/ECM Records
Ritratto con il trio. Da sx Jarrett, Jack DeJohnette, Gary Peacock.
Daniela Yohannes/ECM Records
Gary Peacock tocca uno dei pianoforti più famosi del mondo: lo Steinway di Keith Jarrett.
Daniela Yohannes/ECM Records
Con la violinista statunitense MIchelle Makarski
Roberto Masotti/ECM Records
Keith Jarrett e Manfred Eicher (al piano).
Terje Mosnes/ECM Records
Anni 70 con Jan Garbarek, Jon Christensen, Palle Danielsson
ECM Records
Ritratto della metà degli anni ottanta.
ECM Records
La cover di Barber/Bartòk/Jarrett in uscita l'8 maggio 2015
ECM Records
Creations è il nuovo album di improvvisazione solista di Keith Jarrett. Anche questo in uscita il giorno del 70°compleanno dell'autore.

Il bambino Keith Jarrett era un prodigio. a 5 anni già suonava in pubblico e a 7 anni teneva recital con musiche di Mozart e Bach.

Era nato a Allentown, Pennsylvania, da genitori di  diverse origini europee: francesi, austriache, scozzesi. Nel 1963 dopo la high school entra alla prestigiosa scuola di musica Berklee a Boston. A New York viene a contatto con la scena jazz della grande mela. Qui incontra il batterista Jack DeJohnette, uno delle figure di spicco nella carriera di Jarrett. Intorno alla metà degli anni sessanta con il quartetto formato con Charles Lloyd, sperimenta la fusione tra il jazz e la psichedelia nata sulla West Coast (nel 1966 esce l'album "Forest Flower"). Nel 1968, alla fine dell'esperienza con il quartetto, è chiamato alla corte del grande Miles Davis con il quale suona pianoforti elettrici Fender (Rhodes e Contempo). Nel 1970 all'isola di Wight suona fianco a fianco con Chick Corea. L'esperienza con il grande Miles si interrompe due anni dopo quando Keith decide di abbandonare per sempre la strumentazione elettrica.

Nei primi anni 70 Jarrett affianca al jazz il piano solista. La sua popolarità cresce in modo sostanziale con la serie di concerti per pianoforte basati sull'improvvisazione. The Koln Concertdel 1975, di cui quest'anno ricorre il 40esimo, rimane una pietra miliare del periodo in cui Keith strega l'audience a tu per tu con i tasti del suo Steinway. Nel 1995 suona dal vivo al Teatro alla Scala, poi lo stress da performance a quei livelli inarrivabili lo costringe a rallentare. Dal 2000 ritorna a suonare dal vivo, sia da solo sia in trio. Keith Jarrett non abbandonerà mai il jazz. Dagli anni '80 suona con due musicisti ben conosciuti. Uno è Jack DeJohnnette, l'altro il contrabbassista Gary Peacock, che si esibiscono con il nome "The Standards Trio". Dal gruppo nascono diversi album di improvvisazione free-jazz come Changeless del 1987 e Always Let Me Go (2001).

Dai primi anni 70 il talento straordinario di Jarrett è rivolto anche alla composizione classica, legato da sempre all'etichetta ECM

Oggi, alla vigilia dei settant'anni, Keith il grande festeggia con due nuovi album, Uno di improvvisazione solista, "Creation"; l'altro un interpretazione di Jarrett su opere di Samuel Barber e Béla Bartòk.

Entrambi usciranno l'8 maggio 2015, il giorno del suo compleanno.

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