Kazam Tornado 348, prime impressioni

Sottile è sottile (5,15 millimetri chi offre di meno?). Leggero pure. E a quel prezzo - 299 euro - è difficile trovare di meglio. Ma dove vuole (e può) arrivare questo Tornado 348, primo smartphone commercializzato in Italia dall’inglese Kazam?

Dopo averlo visto e toccato con mano non possiamo che ammettere che le ambizioni della società britannica sono più che legittime. Il Tornado di Kazam è un terminale di buona fattura, equipaggiato con una release di Android tutto sommato recente (Android 4.4.2 KitKat) e con una dotazione base per nulla disprezzabile: display Amoled da 4,8 pollici e 1280 x 720 pixel di risoluzione, processore Mediatek True Octa-core, fotocamera principale da 8 megapixel con funzionalità video Full HD (1080p a 30 fps), obiettivo frontale da 5 megapixel e batteria da 2050 mAh.

Kazam Tornado 348, le foto

Roberto Catania

Kazam Tornado 348, le foto

Roberto Catania

Kazam Tornado 348, le foto

Roberto Catania

Kazam Tornado 348, le foto

Roberto Catania

Kazam Tornado 348, le foto

Kazam

Kazam Tornado 348, le foto

Kazam


Insomma, sulla carta questo Kazam Tornado 348 presenta due soli punti deboli. La presenza di un marchio che dalle nostre parti è ancora sconosciuto, e il posizionamento in una fascia di mercato fin troppo competitiva, quella degli smartphone Android sotto i 300 euro.

Sul primo fronte rassicura Valerio Camardella, Country Manager di Kazam Italia: “La società, che in Gran Bretagna opera già da 15 anni, lavorerà col cuore per farsi apprezzare anche dagli utenti tricolori. Al contrario delle grandi multinazionali dell’elettronica di consumo, Kazam non ha infatti la necessità di rispondere ai suoi azionisti a suon di vendite ma può concentrarsi sulle particolarità che soddisfano il consumatore. Per questo motivo abbiamo deciso di offrire la riparazione gratuita del display del Tornado in caso di danneggiamento nel primo anno dopo l'acquisto".

Certamente più critico il secondo aspetto: considerata la straripante offerta di modelli low-cost - soprattutto di provenienza cinese - Kazam dovrà certamente sgomitare per ritagliarsi un posto di primo piano. Avere fra le mani lo smartphone più sottile del mondo può aiutare, ma non basta. Soprattutto in un momento storico che abbonda di proposte tecnologiche di ”spessore” a prezzi sempre più stracciati.

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