Karl Lagerfeld e la sfilata "femminista"

Parigi plaude all'estro creativo di Karl Lagerfeld. Lo stilista ha portato alla settimana della moda il suo tocco ironico ed innovativo e la sfilata Chanel si è trasformata in un evento mediatico e virale.

Al grido #chanelboulevard su Twitter sono stati centinaia i tweet che parlavano delle modelle "femministe" che sfilavano in stile sessantottino con cartelli tra l'ironico e il polemico del tipo: "Femminili o femministe?" “La giornata delle donne è tutti i giorni”, “Divorzio per tutti”  “Libertà” e tanti altri su guerra, ambiente ed unioni gay.

In prima fila, armate di striscioni e megafoni, c'erano le supertop Cara Delevinge e Gisele Bunchen ad incorniciare lo stesso Lagerfeld che marciava in passerella seguito dalle sue belle.

Scenario della sfilata evento è stato il Grand Palais (trasformato per l’occasione in Boulevard, con scenografie di palazzi a grandezza naturale e la prospettiva in 3D).

Tantissimi gli ospiti che sono rimasti a bocca aperta di fronte al genio innovatore dello stilista. Tra questi Baz Luhrmann che ha commentato: "Lagerfeld trasforma tutto in grandi opere, questo sembra un vero set".

Un tuffo nel passato degli anni del "potere alla fantasia" e delle grandi rivoluzioni femministe. Un tripudio di colore con i suoi bluclè, le camicie di popeline, le giacche doppio petto e le borse a busta. Scarpe multicolor e sandali piatti falcavano la passerella unendo moda e costume, innovazione e tradizione, leggerezza e denuncia e riportando Parigi al centro del sistema moda mondiale.


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La sfilata Chanel
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Karl Lagerfeld con le modelle in corteo
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