K2. Sessant'anni dopo, è ancora la "montagna degli Italiani"

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Luglio 2014: il volto dell'alpinista Michele Cucchi coperto dal ghiaccio durante l'ascesa al K2. A destra, stesse condizioni per Lino Lacedelli e Sergio Viotto nel luglio 1954.


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Primo piano di Michele Cucchi, salito agli 8611 mt. del K2 il 26 luglio 2014.

Michele, guida alpina e tecnico di elisoccorso di Alagna Valsesia, ai piedi del Monte Rosa, ha 44 anni. Il suo cognome è di Abbiategrasso, cittadina paterna. Da parte di madre, invece, è Alagnese doc. Il cognome della famiglia materna è Enzio, italianizzazione dell'originario nome di famiglia "Heinz", di stirpe Walser. Tutti ad Alagna lo conoscono come "Il Lungo", per evidenti motivi di statura.


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Un'istantanea dell'ascensione della spedizione italo-pakistana del 2014. Assieme a Michele Cucchi, c'è la guida valdostana Simone Origone. Anche lui è tecnico di soccorso alpino e quattro volte campione del mondo di kilometro lanciato.


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Sessant'anni fa: le tende della spedizione italiana e dei portatori Hunza sul plateau del "Concordia Camp".


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La maestosa piramide del K2 sovrasta la figura di Ardito Desio, capo spedizione nel 1954, fotografato al campo base.

Friulano, geologo del Politecnico di Milano, Desio fu a capo di numerose spedizioni scientifiche tra le due guerre, specie in Libia e nell'Africa Italiana. Fu nel 1952 che cominciò i rilevamenti nel Karakhorum in vista della spedizione italiana. Inizialmente il governo Pakistano accordò il permesso ad una spedizione statunitense che tuttavia fallì. In seconda istanza il governo di Islamabad concesse a Desio il via libera all'impresa. Al termine della spedizione vittoriosa del 1954, Desio accettò la versione di Lacedelli e Compagnoni, che sarà smentita solo nel 2008.


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2014: il capo spedizione è Agostino Da Polenza, presidente del comitato scientifico Ev-K2-CNR fondato con la collaborazione proprio del Prof. Ardito Desio nel 1989. 

Era il 31 luglio 1983 (stessa data di Compagnoni e Lacedelli nel 1954) quando Da Polenza arrivò in cima agli 8611 metri del K2.


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In fila indiana, le figure dei membri della spedizione del 1954 macchiano il candore incontaminato di un colle durante l'ascesa alla seconda montagna più alta del mondo.


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2014: sembra un quadro impressionista la foto notturna ad un campo avanzato della spedizione "K2- 60 Years Later". La tenda illuminata, la luna leggermente velata e il blu intenso dell'aria rarefatta fanno da cornice alle sagome delle montagne più alte del mondo.


Foto di gruppo della spedizione di Ardito Desio, luglio 1954. Il giovane Walter Bonatti, classe 1930, è il terzo in piedi da sinistra.


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Luglio 2014. Foto di gruppo per la spedizione "K2-60 Years Later".


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Apparecchiature di oggi: il sistema sofisticato di monitoraggio ambientale del comitato Ev-K2-CNR


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Tecnologia di ieri: Ardito Desio in collegamento radio con i campi avanzati dal campo base della spedizione del 1954.


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Portatori Hunza in supporto alla spedizione italiana del luglio 1954. Appena lasciato il campo base, il gruppo si incammina verso lo sperone degli Abruzzi. 


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Ancora un'immagine della guida alagnese Michele Cucchi durante la salita al K2.


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E' vetta. 26 luglio 2014. Michele Cucchi esulta assieme ai compagni di spedizione.


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Sessanta anni prima di Michele Cucchi e compagni: Achille Compagnoni è in vetta al K2, dove ha appena piantato la piccozza con le bandiere italiana e pakistana. 31 luglio 1954. Nasce il mito della "montagna degli italiani".


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La maestosità del massiccio del Karakhorum2, meglio noto come K2.


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Un "tiro" vertiginoso durante la spedizione del 2014, tra seracchi di ghiaccio vivo.


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Gli alpinisti pakistani della spedizione del luglio 2014 mostrano le bandiere italiana e pakistana sul tetto del K2.


Le stesse due bandiere issate da Achille Compagnoni e Lino Lacedelli il 31 luglio 1954.


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La notte è scesa sul campo avanzato, dove sostano Michele Cucchi, Simone Origone e i compagni di spedizione pakistani.


Sono passati 60 anni da quando Compagnoni e Lacedelli per primi conquistarono la vetta della seconda montagna più alta del mondo, Il K2. 

E'il 26 luglio del 2014 quando Michele Cucchi da Alagna Valsesia segna con le sue orme la vetta assieme ai compagni pakistani della spedizione "K2-60 Years Later" promossa dal comitato EvK2CNR e coordinata da Agostino da Polenza.

Della spedizione di quest'anno, organizzata in riconoscimento ai pakistani che resero possibile la conquista del 1954, fanno parte anche gli italiani Simone Origone, che giungerà sino a quota 8200 prima del ritiro e il fotografo e operatore Daniele Nardi, che si ferma al campo IV per organizzare il materiale foto e video.

La spedizione del luglio 1954 passò alla storia non soltanto per l'importanza della conquista da parte degli italiani, ma anche da una polemica tra Walter Bonatti (allora giovane membro del team) e i due compagni Achille Compagnoni e Lino Lacedelli. Questi ultimi giunsero in vetta dopo che Bonatti fu incaricato di portare le bombole di ossigeno per l'attacco finale alla cima. Il giovane Walter rischiò la vita assieme al compagno Mahdi durante una terribile notte a 8100 metri di quota. Per di più Bonatti fu accusato di aver consumato l'ossigeno destinato all'attacco finale. Soltanto nel 2008 fu accettata la versione di Walter Bonatti, anche se Achille Compagnoni si rifiutò di accettarla sino al giorno della sua morte. 

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