Juve non fare l’errore del centro-sinistra

ANSA

D’accordo, Conte non è Bersani e Mazzarri tutto sembra fuorché un giaguaro. Ma il rischio comunque c’è: pensare di aver già vinto un titolo che invece è ancora tutto da conquistare.

Per questo ci vengono i brividi a sentire quelli che dicono che stasera potremo giocare contando su due risultati utili su tre. La verità – lo abbiamo scritto più volte – è che questa squadra n0n è fatta per gestire. Ma per imporre il suo gioco, in qualsiasi momento.

Sì, siamo convinti che la Juve sia più forte (e probabilmente, in cuor loro, lo sanno anche i napoletani) ma questa sera, al San Paolo, sarà una guerra. Nella quale ci sarà un squadra pronta a giocarsi la partita della vita e un intero stadio contro, anzi, una città. Ringalluzzita dalle parole del suo Messia, Diego Armando Maradona, uno che di sfide impossibili se ne intende avendo vinto un Mondiale praticamente da solo.

Dice, sì ma anche perdendo sareste comunque primi, con 3 punti di vantaggio. Vero, ma concederemmo al Napoli un vantaggio psicologico che nemmeno Grillo con Bersani…. E poi i campionati, si sa, si vincono o si perdono proprio in questi momenti, quando gira la fatidica inerzia.

Noi ci fidiamo di Conte, uno che di solito queste partite sa come prepararle, soprattutto sul piano delle motivazioni. Poi vada come vada, il campionato italiano non è comunque a rischio di ingovernabilità. Sempre che la premiata ditta Palazzi-Figc non decida all’ultimo momento di inventarsi penalizzazioni per sovvertire il risultato del campo.

A Napoli per vincere, quindi. Senza se e senza ma. Se i Buffon, i Barzagli, i Pirlo, Vidal, Marchsio e Vucinic giocheranno per chiuderla qui non ci sarà gara. E a Mazzarri e De Laurentis non resterà che rifugiarsi in qualche pretestuosa polemica arbitrale o in qualche altro alibi inventato. Della serie: “Piangere per Fermare il Declino”.

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