L'Istituto Luce ha 90 anni: l’immaginario italiano in mostra a Roma

Istituto Luce-Cinecittà

Buttero a cavallo, Agro Pontino, 1931.


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Ostia, Stabilimento balneare, 1931.


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Mussolini nuota a Roma, 1934.


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Il dirigibile Italia, 1928.


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Lavori nell'Area archeologica del Foro di Traiano, 1932.


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Gruppo di falangisti, Palma di Maiorca, 1936


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Mussolini a Littoria per la trebbiatura del grano, 1938.


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Guardie di frontiera, Alpi occidentali, 1940.


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Mussolini, Starace e altri in visita nell'Agro Pontino.


Istituto Luce-Cinecittà

Foto reparto guerra - Riservate, Africa settentrionale, 1941.


Istituto Luce-Cinecittà

Pio XII, 1955.


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Proiezione cinematografica dell'Istituto Luce a Roma, 1932.


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Gruppo di donne eritree, 1934.


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Coppia di attori del muto.


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Aldo Fabrizi arriva a Ciampino, 1957


Istituto Luce-Cinecittà

Sul set de "Le fatiche di Ercole". Steve Reeves, Fulvio Carrara, Sylva Coscina, 1958.


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Dal set de La dolce vita, 1959.


Istituto Luce-Cinecittà

Gregory Peck a Roma, 1959


L'Istituto Luce compie i suoi primi 90 anni di vita, celebrati a Roma dalla mostra LUCE - L’immaginario italiano, inaugurata il 4 luglio scorso al Complesso del Vittoriano. Nato nel 1924 come "L'Unione Cinematografica Educativa - L.U.C.E." ma già ribattezzato l'anno seguente come "Istituto Nazionale Luce", con il suo odierno archivio di decine di migliaia di filmati e tre milioni di fotografie, è la più antica istituzione di cinema pubblico al mondo e tra i luoghi per eccellenza della memoria storica d'Italia. 


Sostenuto con forza e presto controllato da Benito Mussolini, che comprese e sfruttò le enormi potenzialità divulgative e politiche del linguaggio ancora nuovo delle immagini in movimento, il Luce supererà la fase fascista, assumendo un ruolo centrale anche nel Paese del dopoguerra, negli anni della ricostruzione e degli sviluppi della nuova società democratica, fino a oggi depositando ricordi, segreti e sogni del Bel Paese. 


Questa esposizione multimediale, concepita con un approccio non statico, ma come un flusso continuo di immagini, ripropone parte dell'enorme patrimonio di filmati e fotografie d'archivio del Luce, impareggiabile per quantità e ricchezza di temi. Attraverso grandi pannelli e schermi, organizzati secondo un ordine tematico-cronologico, si può fruire di video-installazioni, montaggi realizzati ad hoc di centinaia di filmati e oltre 500 splendide fotografie, che fermano dettagli e momenti significativi delle immagini "ufficiali" che per nove decenni hanno contribuito a raccontare l’attualità del Paese, della sua società e del mondo: un viaggio nell'auto-rappresentazione del Bel Paese.


Una serie di parole-chiave lega l’itinerario: dagli anni '20 di città/campagna ai '30 di autarchia, da uomo nuovo, architettura, censura e propaganda; da Guerra e rinascita, Cassino, vincitori e vinti fino a modernità/arretratezza, passando per giovani, economia, corpi politici, neotelevisione, e tante altre. L'ultimo spazio dell’esposizione è interamente dedicato al cinema, con centinaia di foto di registi, attori, set, e una preziosa selezione di trailer e backstage di film.


LUCE - L’immaginario italiano

4 luglio - 21 settembre

Complesso del Vittoriano, Roma

a cura di Gabriele D’Autilia e Roland Sejko

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