Getty Imagines/TAUSEEF MUSTAFA
News

Isis: l'assalto in Tunisia è solo "la prima goccia di pioggia"

L'Isis ha rivendicato l'attentato al Museo del Bardo di Tunisi, annunciando che è solo "la prima goccia di pioggia". I miliziani del Califfato hanno "ucciso e ferito decine di crociati e apostati" in Tunisia, portando "il terrore nei cuori dei miscredenti" e prendendo in ostaggio "un gruppo di malvagi cittadini dei Paesi crociati", ha scritto l'Isis su Twitter.

Ansa
Uomini delle forze speciali tunisine fuori dal Museo Bardo, vicino al Parlamento tunisino
EPA/MOHAMED MESSARA
18 marzo 2015. Uomini delle forze speciali tunisine fuori dal Museo Bardo, nella capitale della Tunisia, dove due uomini armati di fucili mitragliatori hanno compiuto una strage, uccidendo ventuno persone, di cui diciannove stranieri (quattro i turisti italiani).
Ansa
Uomini delle forze speciali tunisine fuori dal Museo Bardo, vicino al Parlamento tunisino
Ansa
Uomini delle forze speciali tunisine fuori dal Museo Bardo, vicino al Parlamento tunisino
Ansa
Uomini delle forze speciali tunisine fuori dal Museo Bardo, vicino al Parlamento tunisino
Ansa
Soccorsi ai feriti nell'assalto al museo Bardo di Tunisi
Ansa
Soccorsi ai feriti nell'assalto al museo Bardo di Tunisi
Ansa

FETHI BELAID/AFP/Getty Images
Tunisi. Le forze di polizia aprono un varco per le autoambulanze che trasportano i feriti dell'attentato al Museo del Bardo
Ansa
Soccorso a uno dei feriti nell'assalto al museo Bardo di Tunisi
Ansa
Soccorso a uno dei feriti nell'assalto al museo Bardo di Tunisi
Ansa
Soccorso a uno dei feriti nell'assalto al museo Bardo di Tunisi
Una foto tratta dall'account Twitter di Ayya Harraz mostra le forze speciali tunisine a Tunisi, 18 marzo 2015.
Un fermo immagine tratto da Sky Tg 24 mostra le forze speciali tunisine che fanno scappare gli ostaggi liberati a Tunisi. ANSA/SKY TG 24
Un fermo immagine tratto da Sky Tg 24 mostra le forze speciali tunisine che fanno scappare gli ostaggi liberati a Tunisi. ANSA/SKY TG 24
Un fermo immagine tratto da Sky Tg 24 mostra le forze speciali tunisine che fanno scappare gli ostaggi liberati a Tunisi. ANSA/SKY TG 24
Un fermo immagine tratto da Sky Tg 24 mostra le forze speciali tunisine che fanno scappare gli ostaggi liberati a Tunisi. ANSA/SKY TG 24
Un fermo immagine tratto da Sky Tg 24 mostra le forze speciali tunisine che fanno scappare gli ostaggi liberati a Tunisi. ANSA/SKY TG 24
Un fermo immagine tratto da Sky Tg 24 mostra le forze speciali tunisine che fanno scappare gli ostaggi liberati a Tunisi. ANSA/SKY TG 24
Un fermo immagine tratto da Sky Tg 24 mostra le forze speciali tunisine che fanno scappare gli ostaggi liberati a Tunisi. ANSA/SKY TG 24
Un fermo immagine tratto da Sky Tg 24 mostra le forze speciali tunisine che fanno scappare gli ostaggi liberati a Tunisi. ANSA/SKY TG 24
Un fermo immagine tratto da Sky Tg 24 mostra le forze speciali tunisine che fanno scappare gli ostaggi liberati a Tunisi. ANSA/SKY TG 24
Una foto tratta dall'account Twitter di Skydancer mostra le forze speciali tunisine fuori dal museo del Bardo a Tunisi, 18 marzo 2015.
Ansa
Uomini delle forze speciali tunisine fuori dal Museo Bardo, vicino al Parlamento tunisino


"Quello che avete visto", hanno minacciato, "è solo l'inizio". La Tunisia è sotto choc il giorno dopo l'attentato più feroce mai compiuto nella capitale. L'ultimo bilancio è di 23 morti, oltre ai due terroristi, e 47 feriti. Tra le vittime, almeno 18 erano turisti stranieri, a cui vanno aggiunti un agente delle forze di sicurezza, un autista di pullman e un'addetta alle pulizie del museo. Oltre ai due italiani la cui morte è stata accertata, ce ne sono due irreperibili per i quali "si nutrono timori seri", ha affermato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in un'audizione alla Camera.

Un team dell'Unità di Crisi della Farnesina è a Tunisi per collaborare a ritrovare i dispersi. Altri due italiani, di cui non si avevano notizie, sono stati ritrovati e uno di loro è ferito in modo grave. Una coppia spagnola di Valencia, che era data per dispersa, è in realtà rimasta nascosta per 24 ore nei pressi del museo. L'attacco è stato il più grave compiuto in Tunisia, dopo l'attentato alla sinagoga di Djerba, nel 2002. E la Tunisia, che dopo esser stata la culla delle primavere arabe si era imposta come modello di stabilità e apertura nel mondo arabo, adesso stringe i ranghi. Mentre il presidente Beji Caid Essebsi dice che il Paese è "in guerra" per sradicare il terrorismo, sono state arrestate 9 persone: 4 direttamente collegate al massacro, 5 sospettate di avere legami con la cellula terroristica.

I due attentatori sono stati identificati come Yassine Laabidi, originario di Ibn Khaldoun, e Hatem Khachnaoui, di Kasserine, sparito da tre mesi. La sorella e il padre e di Khashnaoui sono stati arrestati dalla polizia nella loro abitazione di Sbiba. Il premier tunisino, Habib Essid, ha rivelato che uno dei terroristi era già noto ai servizi d'intelligence. Prima della rivendicazione dell'Isis, un account Twitter legato allo Stato islamico aveva pubblicato la foto di una delle vittime italiane: "Questo crociato è stato schiacciato dai leoni del monoteismo", recitava il post jihadista. Per quanto riguarda l'Italia, è in "massima allerta", ma "non si hanno notizie di minacce specifiche: la minaccia è' globale", ha spiegato Gentiloni, "non dobbiamo trarre conclusioni né di tipo allarmistico, né irragionevole. E non dobbiamo rinunciare alle nostre libertà". (AGI)

Attentato Tunisi: le testimonianze dei sopravvissuti

YOU MAY ALSO LIKE