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Iran nucleare: la rivincita di Federica Mogherini

Bella soddisfazione, anche personale, per Federica Mogherini, il traguardo dell'accordo sui "parametri chiave" del programma nucleare dell'Iran.

Vederla sul palco con il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, nell'incontro stampa di ieri a Losanna, durante il quale ha presentato l'intesa raggiunta dai 5+1 con i negoziatori di Teheran, è stato un bel momento per la diplomazia europea e italiana, soprattutto dopo le polemiche e le critiche che in questi mesi erano piovute sulla sua scelta e il suo operato.

Federica Mogherini

Il minstro degli Esteri iraniano Javad Zarif e Federica Mogherini a Losanna EPA/VALENTIN FLAURAUD

Federica Mogherini

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Federica Mogherini, Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell'Unione europea, e Mohammad Javad Zarif, ministro degli esteri iraniano alla conferenza stampa successiva alla firma dell'intesa sul nucleare dell'Iran

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Federica Mogherini, Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell'Unione europea, e Mohammad Javad Zarif, ministro degli esteri iraniano alla conferenza stampa successiva alla firma dell'intesa sul nucleare dell'Iran, Losanna, 2 aprile 2015

Federica Mogherini

ANSA / Paolo Giandotti - Ufficio Stampa e Comunicazione Presidenza Repubblica
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella stringe la mano all'Alto rappresentante Ue per la politica estera Federica Mogherini, Bruxelles, 3 marzo 2015

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Federica Mogherini con il premier Matteo Renzi a Bruxelles, 18 dicembre 2014.

Federica Mogherini

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Federica Mogherini responsabile della politica estera della UE

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Il cancelliere tedesco Angela Merkel con Federica Mogherini, a capo della politica estera della Ue

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Il segretario della Lega Araba Nabil Elaraby parla con l'Alto Rappresentante per la Politica Estera e la Sicurezza, Federica Mogherini prima della firma degli accordi bilaterali durante l'incontro dello European Foreign Affairs Council, Bruxelles, 19 gennaio 2015

Federica Mogherini

ANSA/ UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il ministro degli Esteri Federica Mogherini e il sindaco di New York, Bill de Blasio (D), durante un incontro nella sede del Consolato italiano a New York, 26 settembre 2014

Federica Mogherini

 ANSA /MIKHAIL KLIMENTIEV

Vladimir Putin con Federica Mogherini al Cremlino, 9 luglio 2014

"Il risultato che abbiamo ottenuto è un incoraggiamento forte per chi in Iran aveva investito su questo accordo. Non è un mistero che molti, e non solo in Iran, scommettevano sull'ineluttabilità di un fallimento. La nostra intesa è una sconfitta per i falchi di entrambe le parti", ha spiegato Mogherini a La Repubblica aggiungendo che "al di la dei dettagli tecnici complicatissimi, spiega, la vera portata degli accordi di Losanna sta nel messaggio di speranza e di fiducia che mandano al mondo. Americani e iraniani non si parlavano da trentacinque anni. Se sono riusciti a capirsi, e a superare le diffidenze reciproche, allora questo può accadere anche altrove".

Speranza per il mondo
"Il mondo cosi come l'ho visto qui a Losanna, attraverso gli sforzi e l'abnegazione di tutte le delegazioni, ti fa dire che in fondo c'e' ancora speranza. Il disgelo, insomma, può essere contagioso. Anche perché questa fiducia è stata costruita con un lavoro paziente e sofferto di tutte le delegazioni: cinesi, russi, europei. Tutti impegnati a chiudere una ferita che ha condizionato pesantemente la storia del Medio Oriente e del mondo islamico".

Mogherini vede tra le principali ricadute positive lo 'sdoganamento' a più livelli, economico e politico, degli iraniani finora trattati come paria: l'intesa "riapre il Paese al resto del mondo" sotto il profilo economico, commerciale, turistico. Le nostre economie torneranno a contare sul petrolio iraniano e l'Iran aprirà le porte ad un vento nuovo, che mette fine a decenni di quasi totale isolamento. Senza contare che lo sdoganamento di Teheran nel consesso internazionale permetterà al Paese di giocare un ruolo ancora più importante, e si spera più costruttivo, su tutti gli scacchieri della crisi mediorientale e del conflitto interreligioso che sta dilaniando il mondo islamico".

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