iPhone5 e gli altri: l'impatto sulle azioni Apple

A poche ore di distanza dall'annuncio di Tim Cook, l'uomo che ha sostituito Steve Jobs come amministratore delegato di Apple, che un nuovo iPhone sarà presto disponibile sui mercati di tutto il mondo, le azioni della mela morsicata hanno subito un rialzo dello 0,4%.

Nulla di cui stupirsi? Aumento troppo limitato in previsione dell'entusiasmo con cui l'iPhone5, oggi più leggero, più sottile e persino compatibile con il 4G, verrà sicuramente accolto accolto ai quattro angoli del pianeta? No. Perché si tratta, al contrario, di una sorta di miracolo. Almeno sulla base dei calcoli realizzati dagli analisti di Morgan Stanley.

E' l'anomalia tra lancio di un nuovo prodotto e calo delle azioni di Apple che il nostro grafico della settimana cerca di spiegare. Pubblicato dal Wall Street Journal, l'istogramma realizzato da Morgan Stanley visualizza graficamente gli effetti delle commercializzazioni dei precedenti iPhone sul piano delle oscillazioni azionarie.

Scoprendo che le perdite medie nel giorno dell'annuncio sono state dell'1,4%, seguite da un apparentemente più preoccupante -3,6% nella settimana successiva. Controbilanciata da una ripresa più che discreta (+12,5%) nei sei mesi seguenti e definitivamente annullata a distanza di un anno. Grazie a una crescita media che per poco non supera il 30%.

Ecco perché nessun dirigente Apple si sarebbe mai preoccupato di un eventuale calo azionario successivo all'annuncio dell'iPhone5. E oggi c'é già chi si interroga sul significato di quest'ottimo quanto inatteso "+0,4%". Perché, se i trend del passato non verranno smentiti, potrebbe portare a un'incremento di lungo periodo ben superiore all'attuale 30%.

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