Inghilterra al voto: lo spoglio inizia alle 23.00

Ma come sono strani i seggi inglesi

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Un parrucchiere diventa un seggio nel nord dell'Inghilterra

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Seggio a Three Oaks, casa residenziale dove è stato installato un seggio

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Rotherwick, sud England

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Un seggio in una chiesa di Standford, sud England

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Sheffield, England

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Farleigh Hungerford, Inghilterra

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Seggio al The Rock Inn pub a Chiddinstone Hoath vicino a Edenbridge

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Borough of Islington a Londra

di Rocco Bellantone per Lookout news

Londra non ha ancora smaltito l’euforia per la nascita della piccola Charlotte Elizabeth Diana. Nata la mattina del 2 maggio alle 8.34, la Royal Baby ha attirato l’attenzione di tutto il Regno Unito, confinando per giorni ai margini del dibattito pubblico le elezioni in programma, giovedì 7 maggio 2015, per il rinnovo della Camera dei Comuni. Lo spoglio inzia elle 22.00 ora locale quando in Italia sono le 23.00.

L’esito del voto si preannuncia tra i più incerti della storia del Paese. Gli ultimi sondaggi pubblicati dalla BBC confermano il testa a testa tra i Conservatori del primo ministro uscente David Cameron e i  Laburisti di Ed Miliband, dati rispettivamente al 34% e al 33%.

Elezioni inglesi: i candidati e le loro politiche


Se questi numeri dovessero trovare riscontro alla chiusura delle urne, nessuno dei due schieramenti sarebbe in grado di conquistare la maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni. È in questo scenario che potrebbe farsi valere Nick Clegg, leader dei Liberal Democratici. Il suo partito è dato al 9-10%. Clegg sta tenendo fino all’ultimo le porte aperte per contribuire all’eventuale formazione di un nuovo governo di coalizione con Cameron.

Secondo i giornali inglesi, i Laburisti avrebbero però pronto un “piano B”, che porterebbe in caso di vittoria con una maggioranza risicata a un accordo con l’SNP, lo Scottish National Party. La leader scozzese Nicola Sturgeon ha però provato ad allontanare quest’ipotesi nelle ultime ore, nella speranza di non perdere troppi voti tra i suoi elettori nazionalisti.


Elezioni in Gran Bretagna, il rischio ingovernabilità


 Si avvicina a fari spenti al voto di domani la formazione euroscettica UKIP (UK Independence Party), data al 12-13%. In un’intervista a La Stampa, il leader Nigel Farage ha detto di essere pronto a dimettersi se il suo partito non sfonderà a queste elezioni.

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