Angelo Cambiano
Foro di Giuseppe Gerbasi/ Contrasto per Panorama
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Il sindaco di Licata: l'eroe che sarà ricordato Don Chisciotte

Verrà ricordato come un Don Chisciotte o come un eroe Angelo Cambiano, il sindaco "demolitore" di Licata (Agrigento) così ribattezzato per la fermezza nel far abbattere case e ville dei suoi concittadini che sentenze ormai definitive avevano giudicato abusive?

Il 10 agosto, poco prima che iniziasse la notte delle stelle cadenti, una politica assai scadente ha fatto cadere la stella della sua giunta: il Consiglio comunale lo ha sfiduciato con 21 voti su 30.

Cambiano ha pagato cosi la sua lotta istituzionale alle case abusive, quelle che da decenni occupano la fascia entro i 150 metri del litorale di Licata così come in gran parte della Sicilia. Nel 2013 (l'aggiornamento delle statistiche, si sa, non è un punto forte della Regione siciliana) in tutta l'isola giacevano sospese 770 mila istanze di sanatoria, di cui 52 mila per strutture edificate proprio entro 150 metri dalla costa.

Il sindaco è amareggiato: "Mi accusano di non aver fatto arrivare a questo Comune risorse e finanziamenti" protesta "ma non è vero perché a Licata dal 2015 ho portato oltre 52 milioni di euro. Il vero motivo per cui vengo allontanato lo sanno tutti, ma non hanno il coraggio di dirlo. Io me ne torno al mio mestiere di docente di matematica, ma qui la politica dovrà assumersi le sue responsabilità: quella di dire alla gente che un sindaco il quale fa soltanto il suo dovere viene cacciato meno di due anni dopo l'inizio del suo mandato".

Cambiano ha parole dure anche nei confronti del candidato del Movimento 5 stelle alla presidenza della Regione, Giancarlo Cancelleri: "Ha già detto che, in caso di vittoria, agli 'abusivi per necessità' non verrà demolita la casa: i suoi sono soltanto slogan elettorali solo per prendere i voti degli abusivi. Vergogna!".

Il sindaco, dopo gli incendi di due case di famiglia, e dopo una serie di minacce e intimidazioni, vive sotto scorta. Tra i consiglieri che si sono rivoltati contro di lui, eletto alla guida di una coalizione centrista, anche i fedelissimi del ministro degli Esteri, Angelino Alfano

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