Il Settecento in mostra a Palazzo Pitti a Firenze

Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto, Veduta del Canal Grande al Ponte di Rialto 1726 - 1728, Olio su tela
Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture
Jean-Baptiste-Siméon Chardin, Fanciulla con il volano, 1740 c. Olio su tela
Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture
Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto, Veduta del Palazzo Ducale e della Piazzetta di San Marco, 1730 c. Olio su tela
Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture
François-Xavier Fabre, Ritratto di Luisa di Stolberg-Gedern, contessa d’Albany 1793 Olio su tela
Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture
Thomas Patch, Veduta dell’Arno con ponte di Santa Trinita Terzo quarto XVIII sec. Olio su tela
Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture

Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture
Vincenzo Torregiani, Veduta dell’Arno con ponte Santa Trinita 1750 c. Olio su tela
Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture
François-Xavier Fabre, Ritratto di Vittorio Alfieri 1793 Olio su tela
Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture

Meno note al grande pubblico rispetto ai capolavori rinascimentali, le collezioni settecentesche delle Gallerie degli Uffizi contano più di cinquecento dipinti.

In occasione del duecentocinquantesimo anniversario della morte di Canaletto, saranno in mostra nella Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti17 capolavori - scelti tra quelli in deposito e quelli nelle sale (chiuse da alcuni anni) dedicate agli stranieri - dei più grandi artisti europei del XVIII secolo

Quando

L' esposizione sarà aperta al pubblico dal 7 Febbraio al 15 Aprile 2018 nei seguenti giorni e orari:

da martedì a domenica dalle 8.15 alle 18.50

Chiuso il lunedì

Dove

Ad ospitare la mostra, la Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti a Firenze, in Piazza de' Pitti 1

Perchè è interessante

Curata da Alessandra Griffo, l'esposizione - che, volutamente, non presenta opere di soggetto religioso - vuole soprattutto sottolineare l’illuministica, vocazionale laicità del XVIII secolo

La sezione più ampia della mostra rende omaggio a Canaletto: a due sue suggestive e vivaci vedute veneziane, si affiancano scorci di Firenze, Roma e Napoli e alimentano il mito inesauribile delle città predilette fin dai primi viaggiatori del "Grand Tour" in Italia.

Fra le opere esposte, da segnalare anche la "Sultana che legge", presunta immagine di Maria Adelaide di Francia ripresa da Liotard in abiti mediorientali, il ritratto della "Contessa di Chinchón", eseguito da Goya sulle soglie dell’Ottocento e i due fanciulli di Chardin, che getta uno sguardo intimo sul mondo dell’infanzia e del gioco

Un percorso espositivo di notevole valore, per conoscere i meandri della pittura illuministica

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