Il regalo di Natale è sempre più buono e giusto

Negli ultimi anni ha preso piede la buona abitudine del regalo di Natale ‘etico’ o ‘solidale’, complice anche un senso di colpa grande come la Cina.

Questo nel tempo ha orientato anche le offerte dei produttori: fino a dieci anni fa ricevere un regalo solidale equivaleva al trovarsi in casa un’ocarina di terracotta o mantello di lana alpaca piuttosto che una fornitura annuale di cardamomo o di manioca snack. Ultimamente invece il regalo responsabile è diventato un vero e proprio segmento di mercato.

Una galassia di produttori ad alto impatto socio ambientale, dal classico mercato equo solidale al ‘made in jail ’ al biologico o biodinamico propongono prodotti di alta qualità e di uso comune. Il ’made in jail’ si è orientato negli ultimi anni nell’agroalimentare e nel tessile, con picchi di vera e propria eccellenza, mentre il mercato equo solidale propone sempre più cibo e oggetti di uso comune.

In forte crescita l’ oggetto di eco design di piccoli e grandi artigiani del riuso: pallet, copertoni, bobine industriali e scarti vari prendono corpo sotto altra forma con quotazioni da Sotheby’s, e ricevere a Natale dei rifiuti speciali in regalo è un lusso che pochi possono permettersi.

Per chi non riesce a mediare le proprie abitudini con l’impronta etica è arrivato negli ultimi mesi il Fair Phone, lo smartphone solidale ed ecosostenibile, un telefonino costruito rispettando l’ambiente e le persone che lo producono.

Per le prossime festività natalizie attendiamo trepidanti la Playstation Militante con i videogiochi pacifisti o il TV al Plasma bio solidale, nel frattempo però quest’anno quando scialacquate i residui delle vostre tredicesime (se ce le avete) in doni fatelo per un regalo responsabile.

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