Il Milan risorge a San Pietroburgo

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I giocatori del Milan esultano dopo il gol di Emanuelson


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El Shaarawy in lotta sulla fascia con un avversario


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Malafeev osserva il pallone entrare in rete dopo una deviazione della barriera


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Hulk esulta dopo il gol del momentaneo 1-2


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La gioia di Emanuelson


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La disperazione dei giocatori dello Zenit


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Hulk in ginozzhio a fine partita


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Un intervento di Abate


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Festa milanista a San Pietroburgo dopo il fischio finale


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Hulk contro Yepes


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Spalletti e Allegri, derby italiano in panchina


Nella notte più difficile il Milan ritrova a San Pietroburgo la vittoria in Champions League che mancava addirittura dal due anni: novembre 2010. Dopo di allora solo delusioni (6 pareggi e 4 sconfitte) fino a questo successo sullo Zenit che vale un bel passo in avanti verso gli ottavi di finale e una boccta d'ossigeno per Allegri e il gruppo in vista del derby.

E' finita 3-2 con partenza lampo dei rossoneri in gol subito con Emanuelson ed El Shaarawy. Per il Faraone il 5° in 10 giorni. Prestazione mostruosa che lo rende leader della squadra. Lo Zenit ha dominato la fase centrale della gara pareggiando con Hulk (47' pt) e Shirokov (49'). Poi nel finale la deviazione sfortunata di Ubocan nella sua porta (75') e la vittoria di platino.

Il successo porta il Milan a quota 4 in due giornate con la prospettiva della doppia sfida al Malaga che potrebbe già regalare la qualificazione per gli ottavi anche per lo Zenit, fermo a quota zero, è con più di un piede fuori. Allegri ha fatto un brutto scherzo a Spalletti che ora vacilla. L'inizio stagionale dei bi-campioni russi è stato tremendo e il toscano è sulla graticola più del collega che l'ha battuto.

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