Il mercato equo e solidale cambia, in meglio

Non capita spesso di dare buone notizie, ma questa sicuramente la è: Fairtrade, uno dei maggiori enti certificatori del commercio
equo solidale, ha deciso di rivedere gli Standard per il Lavoro Dipendente, un aggiornamento delle condizioni a cui devono rispondere gli operatori del circuito del commercio equo certificato.

Per una volta però gli standard non vanno in una direzione peggiorativa per i lavoratori, ma anzi ne rafforzano il ruolo. Requisiti più
specifici per garantire ai lavoratori il diritto di associarsi liberamente ed effettuare contrattazioni collettive, l’obbligo per le  aziende del circuito di informare i propri dipendenti in merito ai loro diritti e farsi promotrici dell’incontro tra i sindacati e i lavoratori, impegnandosi in accordi collettivi coi rappresentanti dei lavoratori qualora non fossero già presenti in azienda sono tra gli
elementi che caratterizzano la nuova versione del documento.

Verrà inoltre introdotto anche un nuovo metodo per un calcolo comparato più equo dei compensi e un processo chiaro verso un salario più dignitoso nelle piantagioni. In fase di elaborazione sono anche modelli di calcolo del salario dignitoso per ogni regione dove sono presenti piantagioni Fairtrade. Tutte queste novità sono state anticipate nel corso della Conferenza Europea sul salario dignitoso e ai partner industriali.

Le altre novità riguardano nuovi criteri per rafforzare i benefici dell’appartenenza al circuito Fairtrade da parte dei lavoratori (tra
cui anche gli stagionali e i migranti), che avranno più controllo sull’impiego del Fairtrade Premium, il margine di guadagno aggiuntivo Fairtrade, e sui fondi a favore del loro sviluppo. Alcuni rappresentanti eletti dei lavoratori riporteranno la gestione delle spese all’assemblea dei dipendenti, e parte del Premio potrà essere elargito anche in contanti o come bonus.

La pubblicazione di un nuovo Standard per i lavoratori dipendenti delle piantagioni segue alla diffusione della strategia per i lavoratori dipendenti del 2012 ed è parte del lavoro che il circuito Fairtrade sta svolgendo per estendere i benefici Fairtrade a tutti i lavoratori coinvolti nella filiera della certificazione etica.

Lo Standard sarà in vigore dal prossimo giugno per le aziende del circuito.

Decisioni decisamente in controtendenza che se serviva marcano ancora di più la differenza tra il mercato ‘’tradizionale’’ e quello che invece diversi organismi come Fairtrade insieme a movimenti e terzo settore cercano di costruire.

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