Ikea e i mobili low cost alla conquista della Cina

Se si vuole vendere ai cinesi , bisogna fare in modo che si sentano a casa propria, e quindi liberi di comportarsi come meglio credono. O almeno questa è stata la politica adottata, con enorme successo, da Ikea. Lo racconta il South China Morning Post, allegando alla storia del colosso svedese nella Repubblica popolare divertenti fotografie in cui si vedono persone addormentate sulle poltrone e sui letti nelle aree espositive, mamme che cambiano i loro bambini nei punti in cui più ritengono comodo farlo, e gli angoli dedicati ai giardini o ai tavoli da cucina affollati per ospitare famiglie intere intente ad organizzare sontuosi picnic.

Insomma, a detta del South China Morning Post Ikea si è conquistata la simpatia, e i portafogli, della classe media cinese dandole l’opportunità di utilizzare i loro megastore come grandi parchi giochi o, ancora meglio, come le case che forse, un giorno, si sarebbero potuti permettere. Creando inconsciamente in decine di migliaia di potenziali clienti una serie di abitudini che, alla fine, queste persone hanno deciso di ricreare anche nelle loro abitazioni. Permettendo al colosso dei mobili low-cost di consolidare in Cina un giro d’affari che supera i 700 milioni di euro.

L'articolo integrale: Ikea at last cracks China market, but success has meant adapting to local ways

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