I popoli indigeni a Rio +20, la Conferenza ONU sull'ambiente

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Rio de Janeiro, Brasile, 15 giugno 2012. Un bambino della tribù Paresi gioca con una fionda nel villaggio di Kari-Oca.


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Rio de Janeiro, Brasile, 13 giugno 2012. Un bambino della tribù Guarani Kaiowa.


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Aldea Kari-Oca, Rio de Janeiro, Brasile, 14 giugno 2012. Una donna Xavante cammina lungo una strada dopo la prima assemblea plenaria dei nativi provenienti da diversi Paesi, in cui sono state dibattute le proposte da presentare alla Conferenza ONU.


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Rio de Janeiro, Brasile, 14 giugno 2012. Un Indio prima della cerimonia di inaugurazione dei "Giochi Verdi".


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Rio de Janeiro, Brasile, 16 giugno 2012. Chiacchiere e risate tra due Indiani del Brasile.


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Rio de Janeiro, Brasile, 15 giugno 2012. Un uomo indigeno fuma una pipa nel corso del People's Summit for Social and Environmental Justice in difesa dei beni comuni, un evento parallelo alla Conferenza ONU Rio+20.


Rio de Janeiro, Brasile, 17 giugno 2012. Un indigeno Kaiapo fotografa altri membri della sua tribù durante un'esibizione di giochi tradizionali.


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Rio de Janeiro, Brasile, 14 giugno 2012. Una bambina indigena sbadiglia durante una cerimonia presso il villaggio di Kari-Oca.


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Rio de Janeiro, Brasile, 13 giugno 2012. Due bambini della tribù Paresi si aiutano a vicenda ad indossare i loro abiti tradizionali.


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Rio de Janeiro, Brasile, 14 giugno 2012. Un uomo indigeno della tribù Kayapo fotografato nel villaggio di Kari-Oca.


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Rio de Janeiro, Brasile, 13 giugno 2012. Indios partecipano a una cerimonia del fuoco.


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Rio de Janeiro, Brasile, 15 giugno 2012. Un uomo della tribù Pataxo accende un incenso nel corso di un'assemblea.


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Rio de Janeiro, Brasile, 15 giugno 2012. Una donna della tribù Kamayura allatta la sua bambina.


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Rio de Janeiro, Brasile, 15 giugno 2012. Un membro della della tribù Kamayura si dipinge la pelle.


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Rio de Janeiro, Brasile, 15 giugno 2012. Due indigeni della della tribù Kamayura si riposano su delle amache prima dell'inizio dei "Giochi verdi".


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Rio de Janeiro, Brasile, 17 giugno 2012. Indigeni Xerente usano un telefono pubblico fuori dalla scuola di samba "Cacique de Ramos".


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Rio de Janeiro, Brasile, 17 giugno 2012. Indigeni Xingu lottano durante un'esibizione di giochi tradizionali.


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Rio de Janeiro, Brasile, 16 giugno 2012. Un indiano nativo dipinge il braccio di una turista


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Rio de Janeiro, Brasile, 13 giugno 2012. Donne indigene di differenti tribù partecipano alla cerimonia di accensione del Sacro fuoco.


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Rio de Janeiro, Brasile, 13 giugno 2012. Due donne indigene conducono per mano una bambina verso la cerimonia di accensione del Sacro fuoco.


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Rio de Janeiro, Brasile, 13 giugno 2012. Un indigeno della tribù Caiapo tiene in mano il Sacro fuoco nel corso della Cerimonia per la sua accensione.


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Rio de Janeiro, Brasile, 13 giugno 2012. Membri di diverse tribù partecipano alla Cerimonia di accensione del Sacro fuoco.


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Rio de Janeiro, Brasile, 13 giugno 2012. Una bambina della tribù Caiapo.


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Rio de Janeiro, Brasile, 15 giugno 2012. Un gruppo di donne native partecipanti all'incontro dal titolo "Tierra Libre".


Ha preso il via oggi a Rio de Janeiro la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile , RIO+20, una tre giorni di incontri a cui partecipano oltre cento capi di Stato e di Governo, che dovranno discutere e approvare il documento finale elaborato dai negoziatori ONU delle 193 delegazioni presenti alla Conferenza. A vent'anni di distanza dal summit della Terra del 1992, Rio+20 discute di economia verde, governance ambientale e obiettivi globali misurabili oltre il 2015.

Il maxi-evento organizzato dall'ONU nella metropoli carioca, sul cui esito non si nutrono grandi speranza, ha ospitato dal 15 giugno anche un Summit dei cittadini, parallelo a quello dei leader. Almeno 50.000 persone, appartenenti a delegazioni di 176 Paesi, stanno prendendovi parte. Si tratta di una serie di iniziative pensate per dare voce ai cittadini e alle organizzazioni ambientaliste in merito alle proposte per risolvere le sfide sociali, economiche e ambientali considerate più importanti a livello globale.

Tra questi lavori paralleli e propedeutici alla Conferenza, si è svolto anche il Summit mondiale dei popoli indigeni, a cui hanno partecipato oltre 600 rappresentanti, provenienti soprattutto dal Sudamerica ma da ogni parte del mondo, per proporre soluzioni praticabili alla globalizzazione selvaggia e diffondere la voce della Madre Terra.

Eccoli in questa fotogallery, nel corso delle attività e delle assemblee svoltesi intorno al villaggio di Kari-Oca (in lingua tupi-guarani, Kari-Oca significa "casa dell'uomo bianco") che li sta ospitando.

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