I legali dell'attentatore di Boston chiedono un altro processo

L'attentato alla maratona di Boston

Ansa
Dzhokhar A.Tsarnaev, 19 anni, uno dei due attentatori di Boston

L'attentato alla maratona di Boston

Alex Trautwig /Getty Images

Kenmore Square dopo l'attentato. Boston, 15 aprile 2013


L'attentato alla maratona di Boston

Alex Trautwig /Getty Images

Un partecipante alal maratona scampato all'attentato. Boston, 15 aprile 2013


L'attentato alla maratona di Boston

Alex Trautwig /Getty Images

ll perimetro vicino a Massachusetts Avenue e Newbury Street dopo l'attentato. Boston, 15 Aprile 2013


L'attentato alla maratona di Boston

Boston dopo l'attentato (ANSA FOTO)

L'attentato alla maratona di Boston

Caccia all'uomo per le strade di Boston. La polizia è all'inseguimento di due uomini, giovani e caucasici, indicati dall'FBI come i possibili autori della bombe del 15 aprile alla maratona. Nella foto i due sospettati ripresi da una telecamera di sicurezza poco prima dell'esplosione delle bombe. Uno dei due sarebbe stato ucciso durante uno scontro a fuoco con gli agenti, l'altro è ancora in fuga. L'attentato di Boston ha causato 3 morti, tra cui un bimbo di 8 anni, e più di 170 feriti (Credits: Epa/FBI Handout)


L'attentato alla maratona di Boston

Uno dei due sospettati dell'attentato del 15 aprile in un fotogramma ripreso dalle telecamere di sicurezza sul traguardo della maratona di Boston. Secondo l'FBI uno dei due ricercati si è sottoposto a un addestramento militare (Credits: Epa/FBI Handout)


I legali di Dzhokhar Tsarnaev, il giovane attentatore della maratona di Boston, hanno chiesto al tribunale di Boston un nuovo processo «nell'interesse della giustizia e della sentenza, per una questione di insufficienza di prove». Condannato nel giugno 2015 alla pena di morte, Tsarnaev aveva ucciso il 15 aprile del 2013, quando aveva solo aveva solo 19 anni, tre persone ferendone altre 260 con due ordigni artigianali costruiti in casa insieme al fratello maggiore, Tamerlan, poi morto in uno scontro a fuoco con la polizia. Tra le vittime della follia omicida dei due fratelli, anche Martin Richard, un bimbo di 8 anni che assisteva alla gara nei pressi del traguardo, appoggiato alla transenna a pochissimi passi dallo zainetto che conteneva uno dei micidiali ordigni. 

Sebbene tre giudici dei 12 giudici che optarono a maggioranza per la condanna a morte dell'attentatore  abbiano cercato di far prendere in considerazione l'attenuante della giovane età e quella dell'assenza di precedenti penali, prevalsero in Camera di Consiglio le aggravanti, quali la premeditazione e la pianificazione dell'attacco, la crudeltà e l'efferatezza del crimine, l'uso di armi di distruzione di massa, l'aver causato la morte di un bimbo innocente, l'aver preso di mira un evento sportivo iconico, la maratona più antica della storia degli Stati Uniti. Qualcuno ipotizzò anche che avesse agito sotto la nefasta influenza del fratello maggiore. Secondo la gran parte dei commentatori il ricorso dei suoi legali, per trasformare la pena di morte in carcere a vita per il loro assistito, è dovuta alla necessità di non far scadere i termini per fare ricorso.


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