Heinrich Maria Davringhausen in mostra ad Ascona

Heinrich Maria Davringhausen, Senza Titolo, 1943, Collezione Privata (Credits: Ufficio Stampa)


Heinrich Maria Davringhausen, Interno, 1937-1938, Collezione Privata (Credits: Ufficio Stampa)


Heinrich Maria Davringhausen, Interno, 1938-1939, Collezione Privata (Credits: Ufficio Stampa)


Heinrich Maria Davringhausen, Interno, Gli Amanti, 1940, Collezione Privata (Credits: Ufficio Stampa)


Heinrich Maria Davringhausen, Composizione Astratta, 1963 ca, Coll. Paolo Blendinger, Torricella (Credits: Ufficio Stampa)


Heinrich Maria Davringhausen, Senza Titolo, 1949, Collezione Privata (Credits: Ufficio Stampa)


Il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona (Svizzera) continua la sua attività di valorizzazione dei maestri della propria collezione presentando, dal 10 marzo al 9 giugno 2013, una nuova mostra di grande interesse, incentrata su un artista poco conosciuto e raramente trattato dalla critica in ambito italiano, Heinrich Maria Davringhausen (Aachen 1894 - Nizza 1970), uno dei pionieri del Realismo magico e della Nuova Oggettività, anch’egli legato - come tanti altri esponenti della storia dell’arte moderna - alla città che si affaccia sul versante elvetico del lago Maggiore.

L’esposizione, dal titolo Heinrich Maria Davringhausen. La libertà dell’astrazione, curata da Mara Folini, direttrice del Museo di Ascona, proporrà 46 lavori astratti di Davringhausen, provenienti in gran parte da collezioni private italiane, raramente esposte al pubblico e spesso inedite. Si potranno ammirare i quadri realizzati durante gli anni dell’emigrazione, a partire dagli anni '30 fino al 1945, accanto a lavori più maturi, dal 1950 fino agli anni '60, oltre ad alcune grafiche e una interessante serie di ardesie incise.

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