Heidi Levine a Gaza, premio al coraggio nel fotogiornalismo

Heidi Levine/The National/Sipa Press
Ospedale di Al-Shifa a Gaza, 22 luglio 2014. Rawya abu Jom'a, 17 anni, ferita durante gli attacchi dell'aviazione militare israeliana che hanno colpito anche la casa della sua famiglia. Sul suo volto si vedono i segni lasciati dalle schegge delle granate, che hanno perforato anche le sue gambe e rotto le ossa della sua mano destra. Nel bombardamento sono morti tre dei suoi cugini e sua sorella.
Heidi Levine/The National/Sipa Press
Una donna di nome Hidya Atash, osserva dalla sua casa distrutta il quartiere di Shujayea, a Gaza, ridotto in macerie dalle operazioni militari israeliane. Il palazzo in cui vivevano la sua e altre famiglie, per un totale di 40 persone, è stato abbandonato due settimane prima dopo essere stato colpito da un razzo israeliano di avvertimento. Al loro ritorno durante un "cessate il fuoco", hanno scoperto che il palazzo era stato gravemente danneggiato.
Heidi Levine/The National/Sipa Press
16 luglio 2014. Donne in lacrime durante i funerali dei 5 ragazzi uccisi da un bombardamento navale israeliano presso il porto di Gaza.
Heidi Levine/The National/Sipa Press
9 luglio 2014. Un gruppo di palestinesi raccoglie dei libri religiosi islamici tra le macerie della moschea di Al-Qassam, nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.
Heidi Levine/The National/Sipa Press
20 luglio 2014. Uomini palestinesi corrono tra le macerie del quartiere di Shejaia, a Gaza, facendo sventolare una bandiera bianca.
Heidi Levine/The National/Sipa Press
9 luglio 2014. I cadaveri dei fratelli Amir Mustafa Arief, 15 anni, e Mohamed Arief, 12 anni, circondati dai familiari in preghiera durante i funerali all'interno di una moschea nel quartiere di Shejaiya a Gaza. I due ragazzi sono morti insieme, vicino alla loro casa a Shejaiya, presumibilmente colpiti da un drone militare israeliano.
Ashraf Al Masri
Heidi Levine a Gaza.
AP Photo/Lefteris Pitarakis
26 luglio 2014. Heidi Levine piange con il suo assistente palestinese, stretto in un abbraccio: ha appena scoperto che la casa della sua famiglia a Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, è stata distrutta da un attacco israeliano.
Ashraf Al Masri
Heidi Levine nel mare di Gaza.
Maya Levin
Heidi Levine circondata da gas lacrimogeno al Cairo.
Heidi Levine a Baghdad.
Nasser Shaouki/AP
1999. Un colono colpisce la reporter Heidi Levine a Hebron, in Cisgiordania, mentre cercava di fotografare un soldato israeliano leggermente ferito e con il naso sanguinante.
Warrick Page
Heidi Levine a Gerusalemme.

È stato annunciato oggi a Washington il nome della vincitrice del primo Anja Niedringhaus Courage in Photojournalism Award,il Premio al coraggio nel fotogiornalismo recentementeistituito dall'International Women's Media Foundation (IWMF) in memoria della reporter tedesca Anja Niedringhaus, uccisa il 4 aprile 2014 nell'Afghanistan orientale, durante un agguato al mezzo sui cui viaggiava.

Il riconoscimento, che vuole onorare e celebrare il coraggio delle donne reporter impegnate nel documentare i conflitti e le guerre, è staro assegnato dalla giuria alla fotografa freelance statunitense Heidi Levine, oggi con base a Gerusalemme, per il lavoro da lei realizzato nella Striscia di Gaza nel corso dell'operazione militare israeliana Protective Edge (8 luglio-26 agosto 2014). 

La giuria ha premiato il suo lavoro per "il coraggio e l'impegno costanti mostrati a Gaza, documentando eventi tragici in circostanze terribili con un profondo senso di compassione per le persone incontrate".

La fotografa premiata si è detta "onorata" di ricevere questo riconoscimento in onore della collega: "Anja era sia una fotogiornalista, sia una persona che ammiravo e rispettavo e che spesso ho consultato sul campo, in circostanze estreme. C'era con lei un incredibile legame professionale e senso di fiducia, una sorellanza che tanti di noi sentivano: tutti ne sentiamo fortemente la mancanza.

Heidi Levine ha alle spalle una trentennale carriera di reporter in zone di guerra, durante cui, tra l'altro, ha coperto i momenti più critici dei conflitti mediorientali, comprese le recenti rivoluzioni in Egitto, Libia e Siria; ha raccontato la situazione dei rifugiati iracheni fuggiti in Giordania, Siria e Svezia; ha trascorso un mese al seguito delle truppe USA in Iraq, concentrandosi sulla vita delle donne soldato. Le sue fotografie vengono regolarmente pubblicate dalle principali testate internazionali.  

Il premio, comprensivo di 20.000 dollari, le sarà consegnato a Berlino durante una cerimonia ufficiale prevista per il prossimo 25 giugno. 

In questa gallery, una serie di scatti realizzati da Levine a Gaza, seguiti da una serie di fotografie altrui che la ritraggono in azione.

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