Guerra e conflitti: l'altra estate

EPA/SANA (Agenzia di stampa araba siriana)

6 agosto 2013. In un ospedale di Damasco, in Siria, una bambina ferita da un'autobomba esplosa nella piazza al-Seyyouf, nel sobborgo di Jaramana. La bomba ha ucciso 18 persone, compresi dei bambini, e ne ha ferite altre 56, alcune delle quali in modo molto grave. Secondo i media, un'automobile carica di esplosivo è esplosa nell'affollato quartiere residenziale, causando l'incendio di un edificio di quattro piani e di un minibus, distruggendo un gran numero di negozi commerciali e autovetture.


MOHAMMED AL-SHAIKH/AFP/Getty Images

15 agosto 2013. Un ragazzo porta una bandiera nazionale del Bahrain durante gli scontri con la polizia avvenuti in seguito a una protesta anti-regime nel villaggio di Abu Saiba, ad ovest di Manama.


SAFIN HAMED/AFP/Getty Images

17 agosto 2013. Profughi siriani attraversano il confine con la regione autonoma curda del nord Iraq. Per far fronte alla violenza brutale e ai prezzi saliti alle stelle, migliaia di curdi siriani si sono riversati nella regione autonoma curda dell'Iraq, in cerca di tregua dalle privazioni e dagli scontri tra i combattenti curdi e i jihadisti.


AFP PHOTO / STEPHANIE AGLIETTI 

4 agosto 2013. Alcuni abitanti di Kiwanja, una città controllata dai ribelli della milizia M23, situata circa 70 km a nord di Goma, nella Repubblica democratica del Congo, vengono interrogati dai soldati ribelli con l'accusa di favoreggiamento verso un gruppo di saccheggiatori. I saccheggi quotidiani sono diventati una preoccupazione crescente per la maggior parte dei residenti della città. Nella notte tra il 3 e il 4 agosto, a Kiwanja tre uomini sono stati uccisi dai ribelli M23, secondo i quali essi appartenevano alle rivali Forze Democratiche per la Liberazione del Rwanda (FDLR) e ai gruppi ribelli Mai Mai.


Arif Ali/AFP/Getty Images

16 agosto 2013. Attivisti di diversi partiti politici islamisti, tra cui il Jamaat-e-Islami (JI), gridano slogan a sostegno del deposto presidente egiziano Mohamed Morsi, nel corso di una manifestazione a Lahore, in Pakistan. In centinaia si sono radunati per esprimere il loro sostegno a Morsi e condannare l'uso della forza contro i Fratelli musulmani.


EPA/TOBIN JONES/African Union/UN Information Support Team

4 agosto 2013. Un soldato della missione dell'Unione africana in Somalia (AMISOM) effettua un controllo di sicurezza su un uomo ad Afgoye, in Somalia, dove la Mezzaluna Rossa degli Emirati Arabi Uniti ha distribuito aiuti alimentari a oltre 5.000 persone sfollate, nell'ambito di un programma condotto durante il mese di Ramadan.  


ALICE Martins/AFP/Getty Images

10 agosto 2013. I corpi di alcune vittime - tra cui un bambino - degli scontri tra i ribelli e le forze governative siriane in un obitorio della città di Raqqa, nel nord della Siria, l'unico capoluogo di provincia nelle mani dei ribelli. Secondo quanto riferito da un gruppo di monitoraggio del conflitto, nel solo giorno di sabato 10 agosto gli attacchi aerei del regime siriano hanno ucciso più di 30 persone nella provincia di Latakia, roccaforte del clan di Assad.


AFP PHOTO / BANARAS KHAN   

8 agosto 2013. Due uomini pakistani si disperano dopo un attentato suicida rivendicato dai talebani che ha colpito i partecipanti a un funerale a Quetta, in Pakistan, uccidendo fino a 38 persone e ferendone altre decine, per lo più agenti di polizia. Gli ufficiali si erano riuniti per rendere omaggio a un collega ucciso solo poche ore prima, ma la cerimonia si è trasformata in un bagno di sangue, poco prima dell'inizio della festa musulmana di Eid al-Fitr.


Ishara S.KODIKARA/AFP/Getty Images

11 agosto 2013. Un soldato dei commando para-militari della Special Task Force (STF) di guardia fuori da una moschea vandalizzata a Colombo, capitale dello Sri Lanka. Nell'area le tensioni religiose sono in crescita e la polizia dello Sri Lanka - che ha imposto il coprifuoco - è schierata per riportare la situazione sotto controllo.


EPA/YAHYA ARHAB

16 agosto 2013. A Sana'a, in Yemen, un gruppo di manifestanti grida slogan a sostegno del deposto presidente egiziano Mohammed Morsi, nel corso di un comizio di solidarietà nei suoi confronti. Migliaia di manifestanti yemeniti hanno organizzato una manifestazione per protestare contro le uccisioni in Egitto e per mostrare il sostegno e la solidarietà a Morsi e ai suoi sostenitori. 


Aref Karimi/AFP/Getty Images

17 agosto 2013. Forze di sicurezza afghane ispezionano un edificio, in seguito a un attacco degli insorti, nel quartiere Karukh di Herat, in Afghanistan. Gli insorti hanno attaccato un campo di lavoratori edili impegnati nella costruzione di una strada, causando la morte di nove operai. Almeno 17 civili sono stati uccisi in diversi attacchi da parte dei talebani, secondo quanto riferito dalle autorità, che sottolineano la crescente insicurezza per la gente comune, mentre le forze militari straniere si avviano a completare il loro ritiro entro il prossimo anno.


Una bambina ferita da un'autobomba a Damasco, in Siria; le manifestazioni a sostegno del deposto presidente egiziano Mohammed Morsi a Sana'a, in Yemen, e a Lahore, in Pakistan; due uomini disperati dopo un attentato suicida rivendicato dai talebani che ha colpito i partecipanti a un funerale a Quetta, in Pakistan; dei soldati impegnati a ispezionare un edificio, in seguito a un attacco degli insorti, in un quartiere di Herat, in Afghanistan; un gruppo di profughi siriani che attraversano il confine con la regione autonoma curda del nord dell'Iraq... queste e altre immagini ci raccontano l'agosto 2013 lontano dalla quiete delle nostre vacanze, nei punti caldi del globo afflitti dalla guerra e dagli scontri etnici e religiosi.

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