Chrome e Ricerca Vocale: cosi Google cambia il web

È stata rilasciata da poche ore la nuova versione per computer di Google Chrome. Tra le novità dell’ultimo update, oltre a risoluzione di bug e problemi minori, c’è l’arrivo della Ricerca Vocale in lingua locale, così come su smartphone e tablet. Chiunque abbia scaricato l’ultima versione del browser di Mountain View troverà un’icona a forma di microfono al fianco del campo di ricerca di Google, che serve per effettuare ricerche vocali tramite il computer. Proprio come accade per le schede di Google Now su device Android (e da qualche settimana anche iOS con l’app Ricerca Google), anche la pagina del desktop risponderà alle nostre richieste vocali, restituendo i risultati di ricerca con l’elenco dei link che corrispondono a ciò che l’utente ha chiesto.

Lungi dal rappresentare la novità assoluta nel comparto browser web, la caratteristica più interessante, che apre vasti scenari, è quella di poter (quasi) interloquire con il computer parlandoci. Se chiediamo alla pagina di Google che tempo fa a Milano oppure dove gioca Alessandro Del Piero, avremmo le risposte in stile Google Now tramite schede e non solo come elenco di link (che potrebbero rimandare a siti meteo o alla pagina del Sydney Football Club). È importante dire che fa tutto parte dell’arrivo graduale del progetto di Google di sviluppare una ricerca in stile Star Trek, dove utente e computer interagiscono tramite voce, proprio come se ci si trovasse seduti al bar tra amici.

Per chi non ricorda gli ultimi annunci in casa Google, è importante ricordare come sia ancora in via di perfezionamento il Google Knowledge Graph che accoppiato alla nuova Ricerca Vocale potrebbe davvero trasformare il modo in cui cerchiamo contenuti su internet. Semantica e analisi predittiva andranno presto a braccetto. In che modo? Knowledge Graph opererà anticipando le richieste degli utenti: alla domanda "Quanti sono gli abitanti della Lombardia?” risponderà offrendo anche un’anteprima della risposta più diffusa direttamente correlata alla prima domanda, ad esempio “il piatto tipico di Milano” o gli “orari di apertura del Duomo”. E a quel punto potremmo davvero sederci al bar col PC.

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