Google, Microsoft e Mozilla lanciano il nuovo linguaggio di sviluppo del web

JavaScript è un pezzo d’informatica. Nato nel 1995 per opera di Brendan Eich della Netscape Communications è utilizzato ancora oggi come linguaggio per creare elementi dinamici all’interno di siti web. Tuttavia nel corso degli anni gli sviluppatori hanno escogitato metodi diversi per andare oltre i limiti di JavaScript, lavorando su linee di codice da integrare nel linguaggio principale. Di esempi ce ne sono e riguardano anche big dell’informatica: Microsoft ha dato vita al TypeScript mentre Mozilla al progetto asm.js, entrambi in grado di aggiungere nuove funzioni allo JavaScript originario.

Se da un lato la creatività ha permesso di realizzare progetti decisamente più in linea con i progressi dell’informatica, dall’altro è aumentata l’eterogeneità degli strumenti utilizzati tanto che ad oggi non esiste un unico metodo globale che possa inglobare sia JavaScript che le diverse soluzioni volte a migliorarlo. Ma le cose potrebbero cambiare presto grazie alla volontà di Microsoft e Mozilla che assieme a Google stanno lavorando a WebAssembly, il progetto che punta a diventare il nuovo standard di sviluppo per il web.

L’idea è quella di donare ai creativi un singolo ambiente che sia in grado di velocizzare gli aggiornamenti e la compilazione di successive implementazioni. La differenza con JavaScript è che invece di semplici file di testo da convertire attraverso il motore del browser, WebAssembly utilizza linee di codice in formato binario che vengono tradotte circa 23 volte più velocemente e con una compressione maggiore; una delle migliori risposte all’evidenza secondo cui internet starebbe diventando più lento.

Il primo passo del trio sarà quello di realizzare una libreria che possa tradurre stringhe WebAssembly in codice JavaScript anche su browser che non hanno il supporto nativo al nuovo linguaggio (almeno fino ad un aggiornamento dei vari Chrome, Firefox, Internet Explorer e così via). Nello step successivo il super team composto da Microsoft, Mozilla e Google pubblicherà strumenti aggiuntivi con il supporto a linguaggi diversi tra cui C#, Rust e Go.  

Nonostante la minaccia intrinseca, il gruppo ha spiegato come l’obiettivo di WebAssembly non sia quello di rimpiazzare del tutto JavaScript ma di permettere a più metodi di convivere in un unico ecosistema. È probabile che per i primi anni quello che punta a divenire uno standard del web convivrà con l’illustre maestro per poi prendere il sopravvento una volta accolto dalla comunità di sviluppatori; un obiettivo possibile ma per nulla scontato. 

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