Google Daydream: la realtà virtuale arriva sugli smartphone Android

Che Google avrebbe fatto la sua comparsa nel mondo della realtà virtuale era cosa oramai certa. Più difficile ipotizzare come si sarebbe mossa, se dal punto di vista hardware, ovvero con un accessorio tipo i Gear VR di Samsung, o solo software, magari un negozio digitale dedicato. Per non scontentare nessuno, Big G ha pensato bene di approcciare il nuovo mercato VR da entrambi i lati, donando a chi possiede uno smartphone compatibile (e aggiornabile ad Android 7) tante occasioni di divertimento.

Il sogno è realtà

Il punto centrale è Daydream, l’ecosistema virtuale intorno al quale girerà il mondo digitale a 360 gradi di Android. Daydream non si riferisce ad una sola novità mostrata da Google, ma rappresenta il contenitore che ridefinisce il concetto di VR sui dispositivi mobili. Prima di tutto è un set di linee guida che produttori di cellulari e sviluppatori potranno seguire per rendere i loro progetti (telefonini e app) certificati con il logo della piattaforma. Si tratterà dunque di un riconoscimento importante che attesterà la reale possibilità di fruire in modalità decente di contenuti virtuali senza paura di rallentamenti, crash improvvisi o sfarfallii dolorosi durante la navigazione. Un po’ come il bollino blu sulle banane, quel Daydream Ready sarà un attestato di uniformità importante per mantenere alta la qualità su Android.

La democratizzazione della realtà virtuale

Lo stesso Daydream, integrato sul prossimo Android N, porterà con sé un negozio di applicazioni e giochi dedicati alla realtà virtuale. Come sezione dell’odierno Play Store e simile all’Oculus Store, consentirà di scaricare app pensate apposta per girare su tutti gli smartphone compatibili. Si tratta di un bel vantaggio per un mercato che va in tutt’altra direzione, quella della specificità ed esclusività. Ad esempio l’Oculus Store oggi è disponibile solo sui Gear VR di Samsung (oltre che sugli Oculus Rift ovviamente), mentre è da capire cosa ci sarà a bordo dei visori di Huawei e su quelli di LG ma, visto il lancio antecedente a Daydream, è lecito pensare che per entrambi si tratterà di negozi esclusivi. Con lo store di Android N invece avviene una sorta di democratizzazione dell’accesso, per cui tutti i dispositivi in grado di avviare Daydream, di qualsiasi marchio e brand, potranno scaricare tutte le app disponibili, senza distinzione alcuna. 

Android Daydream

La presentazione di Android Daydream

Android Daydream

La presentazione di Android Daydream

Android Daydream


Android Daydream

La presentazione di Android Daydream

Android Daydream

La presentazione di Android Daydream

Android Daydream


Android Daydream


Nuovi Cardboard e controller

Fin qui siamo nel territorio del futuro prossimo che, nei termini di Google, vorrebbe dire autunno. Entro ottobre dunque, Daydream entrerà a far parte di una serie di terminali già individuati dalla compagnia parte del gruppo Alphabet e realizzati da otto partner dell’iniziativa: Samsung, HTC, LG, Huawei, ZTE, Asus, Xiaomi e Alcatel. Più o meno nello stesso periodo dovrebbe arrivare un controller che assomiglia al telecomando della nuova Apple TV e che consente di muoversi e interagire con i giochi pubblicati su Daydream. Al suo interno c’è un sensore di movimento che promette di rendere meno traumatico il cambio di visuale dal mondo reale al virtuale, soprattutto quando ci si trova in situazioni particolarmente movimentate, come gli sparatutto e i viaggi interstellari. Entro il 2016 invece arriverà il visore vero e proprio, un’evoluzione dei Google Cardboard, esteticamente molto vicino alla concorrenza e decisamente più robusto e duraturo dei cartonati attuali. 

YOU MAY ALSO LIKE