Gongkai Phone, il cellulare che costa quanto una pizza

Quanto deve costare un cellulare per potersi davvero considerare low-cost? 50 euro? 30 euro? Ebbene, la prossima volta che vi fermate davanti a un negozio di telefonia alla ricerca di un modello a prezzo stracciato sappiate che da qualche parte nel mondo c’è qualcuno che vi offre un terminale per meno di 10 euro.

Proprio così. Si chiama Gongkai Phone ed è un telefonino perfettamente funzionante - con tanto di connettività quad-band Gsm, Bluetooth e lettore mp3 - venduto all’incredibile cifra di 12 dollari, più meno 9 euro. Certo, non aspettatevi l’iPhone o il Samsung Galaxy S4, ma se non avete particolari esigenze o magari desiderate un telefono da portarvi in barca o in altre situazioni a rischio, il Gongkai Phone può essere un’ottima scelta.

La domanda sorge spontanea: com’è possibile arrivare a tanto – o, meglio, a così poco – considerato  che per quanto essenziale stiamo parlando di un dispositivo elettronico che integra componenti di un certo valore?

C’è chi ha voluto capirne di più e si è preso la briga di smontare pezzo dopo pezzo il telefono alla ricerca dei suoi segreti. Scoprendo tutta una serie di artifici tecnici in grado di abbassare il costo della manifattura. Ad esempio: non ci sono viti, e nemmeno connettori. Tutti i componenti (compresi la batteria e il display) sono stati saldati alla scheda madre.

Il grosso della tecnologia è affidato a due circuiti integrati dal costo irrisorio (circa 2 dollari) e l’antenna Bluetooth non è altro che un piccolo cavetto da 1 centimetro collegato alla scheda madre.

C’è altro? Sì, una tastiera retroilluminata con effetto strobo intorno alla scocca. Scusate se è poco.

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