Buon compleanno a Felice Gimondi, nel 50° della vittoria al Tour de France

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Parigi, Parc des Princes, 14 luglio 1965. Gimondi vince anche l'ultima prova a cronometro. Il Tour è suo.
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Parc des Princes, Parigi. Striscioni in onore di Felice Gimondi sugli spalti.
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Arrivo dell'ultima tappa il 14 luglio 1965. Gimondi è con il francese Raymond Poulidor, suo rivale per tutto il Tour e secondo classificato.
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Il podio dell'ultima prova del Tour de France. Primo Gimondi, secondo Poulidor, terzo Gianni Motta.
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Anno 1965: Felice Gimondi affronta una curva acclamato dai tifosi durante una tappa del Tour.
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Il francese Raymond Poulidor che si battè contro Gimondi al Tour del 1965 con il Team Peugeot BP Michelin.
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I trionfatori della stagione ciclistica 1965: A sinistra Vittorio Adorni, vincitore del Giro d'Italia. A destra, Felice Gimondi trionfatore al Tour.
La bicicletta Chiorda-Magni con cui Gimondi trionfò al Tour del 1965. PAsserà successivamente alla Bianchi, che aveva acquisito il marchio di Albino (BG)
Bob estivo per due campioni dello sport italiano del 1965. Giacinto Facchetti con Felice Gimondi.
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Adorni e Gimondi durante il Giro d'Italia 1965, vinto dal primo. Gimondi, suo compagno di squadra, partirà al Tour come gregario.
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La coppia Adorni-Gimondi con la maglia celeste del team Salvarani durante il trionfale 1965.
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Il tour 10 anni dopo il trionfo. Gimondi in Francia nel 1975.
Gimondi con la moglie Tiziana nel 1976.
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Ritratto di famiglia: Felice con la moglie Tiziana e le figlie Norma e Federica nel 1976.

50 anni esatti dalla storica vittoria al Tour del France (alla quale è dedicata la fotogallery qui sopra), da festeggiare nel giorno del suo 73° compleanno con uno spettacolo a lui dedicato al Teatro alle Grazie di Bergamo: è l'omaggio voluto dalla Fondazione Credito Bergamasco per celebrare un grandissimo sportivo del territorio quale Felice Gimondi.

Alla presenza dello stesso campione, martedì 29 settembre va così in scena un monologo, tratto dal romanzo "La vita a pedali" del giornalista de L'Eco di Bergamo Paolo Aresi, che contiene i pensieri, le paure, la sofferenza, la speranza del corridore bergamasco negli ultimi dieci chilometri non per le vie di Parigi, ma sul tracciato del Mondiale di Barcellona che Felice Gimondi vinse nel 1973 contro ogni pronostico e superando il suo eterno rivale Eddy Merckx.

Interprete del monologo sarà l'attore Maurizio Tabani, coadiuvato da Alberto Faregna alla fisarmonica. L'ingresso è libero fino a esaurimento posti.

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