Gigante di Schladming – 3

Max Blardone e suo figlio Alessandro

Ci siamo, quasi, mancano tre giorni al gigante dei mondiali di Schladming. Oggi ho lasciato Ravasletto vicino a Tarvisio per raggiungere il nostro albergo a Schladming e entrare nell’atmosfera dei Mondiali. Ieri ho esternato il mio disappunto per l’ennesima cancellazione della prova in pista, l’occasione per prendere confidenza con il terreno di gara, il giorno prima della competizione.

La Federazione Internazionale non perde occasione per dire a parole di voler tutelare la sicurezza degli atleti e poi impedisce loro di preparare al meglio la gara. La prova ci avrebbe consentito di non trovarsi impreparati rispetto alle asperità nascoste della pista. Non cerco scuse ma non mi piace che possano essere avvantaggiati quegli atleti che nei giorni precedenti hanno potuto anche gareggiare sulla pista e quindi provarne le senzazioni.

Domani mi allenerò vicino a Schladming sperando che le copiose nevicate ci diano tregua, poi raggiungerò Chalet Italia per la consueta conferenza stampa pre gara, anticipata di un giorno per consentirci giovedì di non avere impegni di rappresentanza e cominciare a concentrarmi. Giovedì mi raggiungerà anche Simona e un folto gruppo del mio Fan Club. Alessandro viste le temperature polari mi seguirà in televisione da Domodossola. Da bravo papà gli ho promesso che tornerò con un regalo.

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