Genitali tridimensionali, pallavoliste-manga, bile di orso e altre storie che vengono dall'Asia

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Il Cina, il dottor Zhou Zhengyou ritiene di aver finalmente trovato una cura efficace per l'omosessualità. Dopo aver individuato come unici responsabili di questa "pericolosa malattia" i metodi educativi seguiti dai genitori dei ragazzi "disturbati", questo medico cinese si offre per sessioni individuali (che costano 120 dollari l'una), per risolvere "definitivamente" il problema. Come? "Donandogli" un'altra malattia che lo aiuti a dimenticare la prima. Per fortuna un gruppo di attivisti cinesi gli ha fatto causa, e ora il paese attende che un giudice si esprima sulla legalità di questa pratica.


Bella, sempre sorridente, lineamenti dolci ma allo stesso tempo decisi, bocca carnosa, frangetta sbarazzina e corpo perfetto tipico di un'atleta di successo: per tutti questi motivi la giovane pallavolista kazaka Sabina Altynbekova ha conquistato la rete: 200mila followers su Facebook e 29mila su Twitter conquistati in una manciata di ore, e qualcuno l'ha già trasformata anche in un fumetto. Galeotta fu una foto scattata in occasione del campionato under-19 che si è appena concluso a Taiwan, ma da quel momento il suo allenatore è contro di lei: dal suo punto di vista, il successo di immagine della ragazza destabilizza il resto della squadra.


Si parla ormai da giorni della strana missione di Megumi Igarashi, la 42enne giapponese che sognava di costruire una pussy boat, ovvero un kayak a forma di vagina (la sua), e che ha finito con l'essere arrestata per aver commercializzato online versioni tridimensionali delle proprie parti intime. La polizia ha condannato la compravendita in quanto illegale, e molto probabilmente Megumi sarà presto costretta a restituire i 10mila dollari già raccolti.


La propaganda nei villaggi della Cina cambia volto. Spariscono dai muri le frasi raccapriccianti con cui il Partito ha per anni cercato di convincere la popolazione di quanto fosse sbagliato mettere al mondo più di un figlio, come "meglio allevare due maiali che due bambini", e compaiono gli slogan che rappresentano la nuova priorità assoluta per Pechino: stimolare la domanda interna. Ebbene, in realtà come quelle della campagne cinesi, dove è estremamente difficile trovare qualcosa da comprare, l'unico modo per farlo è sostenere l'e-commerce. "Per vivere meglio, registrati subito su Taobao", che è una delle principali piattaforme di commercio online della Repubblica popolare. O ancora "La ricchezza si accumula lavorando, ma la si mantiene facendo shopping online".


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La bile di orso costa troppo, bisogna trovare un'alternativa sintetica. Ebbene, per quanto sorprendente possa sembrare, i cinesi sono degli ottimi consumatori di bile di orso. Ne producono circa 30 tonnellate all'anno, che vengono poi riutilizzate nella preparazione dei famosissimi medicinali tradizionali cinesi. La bile, infatti, se mescolata con gli ingredienti giusti, permette di combattere febbre, problemi di fegato e piccole piaghe agli occhi. Gli animalisti naturalmente hanno festeggiato, senza chiedersi se queste scelta è stata fatta per salvare gli orsi o per motivi economici, perché alla fine quel che conta è il risultato: la chiusura di numerosi "allevamenti" di orsi neri. 


Strana vicenda quella di Karen Bailey, una donna australiana di 55 anni diventata famosa qualche settimana fa per aver offeso pesantemente due passeggeri asiatici che viaggiavano sul suo stesso treno, a Sydney. Il video della sua sfuriata è diventato virale, e la donna è stata subito accusata di "condotta offensiva", che in Australia può essere punita con una multa di diverse centinaia di euro e tre mesi di prigione. Ebbene, in fase di processo, dopo che Karen Bailey ha ammesso di essersi pentita, il giudice ha deciso di assolverla perché "quel giorno era evidentemente più stressata del solito".


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Omicida a 16 anni. Qualche giorno fa è stato ritrovato, senza vita e tagliato a pezzi, il corpo di Aiwa Matsuo, una ragazzina giapponese la cui vera sfortuna è stata trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Vale a dire nel raggio di azione di una coetanea e compagna di scuola (il cui nome non può essere reso pubblico perché si tratta di un minore), che ha confessato l'omicidio sostenendo che "al momento dell'aggressione sentiva il desiderio di uccidere qualcuno e lo ha fatto". Individuare il killer-teenager è stato facile, visto che la ragazza si è vantata della sua "caccia" pubblicando su vari social network gli scatti di alcune parti del corpo della malcapitata. E quel che è peggio è che non è la prima volta che in Giappone si verificano tragedie di questo tipo.


In Cina la propaganda cambia volto, gli orsi smettono di essere perseguitati, e probabilmente anche la "cura perfetta" per gli omossessuali verrà bandita. Sempre in Oriente, una ragazza giapponese che cercava di accumulare fondi vendendo immagini tridimensionali della propria vagina è stata arrestata, e lo stesso è capitato a un'altra ragazzina che, però, ha ucciso una coetanea perché "sentiva il bisogno di farlo". Infine, la carriera di una bellissima pallavolista kazaka rischia di essere compromessa per eccesso di fan, mentre in Australia sono cadute le accuse nei confronti di una donna la cui furia anti-cinese appena un paio di settimane fa ha fatto il giro del web.

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