Gek Tessaro, "Io sono un ladro di bestiame felice". Ovvero, un libro sulla creatività

Libertà è disegnare. Almeno per Io sono un ladro di bestiame felice, ultimo lavoro di Gek Tessaro, eclettico e imprevedibile illustratore italiano. Che firma questo libro per bambini, in uscita per Il Castoro, come inno alla fantasia. Anzi, come definizione della creatività. O forse, come manuale della narrazione.

Sicuramente, come l'albo di tutte queste cose insieme. Perché, dichiara Tessaro stesso, disegnare è un linguaggio universale, che racconta storie, stati d’animo e sogni, comprensibili inqualunque luogo del mondo. Il ladro di bestiame, protagonista del libro e di una cavalcata in forma di rima, non ha nulla del malfattore. È vero, ha rubato i cavalli, li ha condotti in luoghi bellissimi, si è fatto inseguire, nascondendosi nelle pagine, ma alla fine… Beh, come nei migliori gialli, non sveliamo il finale.

C’è un dato però che i piccoli lettori devono sapere: tutta l’avventura è disegnata solo perché era un desiderio del protagonista. Che procede, di pagina in pagina, al ritmo di «Puoi disegnare quello che ti va…», come una specie di mantra. E questo è il segreto che l'autore regala ai suoi lettori, ma anche la spinta propulsiva che lo ha trascinato, sin da quando era bambino, ad obbedire (solo) all’immaginazione.

Gek Tessaro è uno dei più acclamati illustratori italiani, Premio Andersen 2010 e Premio Nazionale Nati per Leggere 2011.

Gek Tessaro, Io sono un ladro di bestiame felice, Il Castoro, 2013

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