La famiglia di Abu Naim ha una lunga tradizione di pesca alla sardina (praticata spesso in situazioni di pericolo estremo), ma da quando è scoppiata la guerra, Abu Naim trascorre quasi tutto il suo tempo in casa, a sentire le notizie alla radio, con la costante preoccupazione di salvarsi (insieme alla sua numerosa famiglia) in caso di bombardamento. Dalla casa-rifugio, ormai priva di infissi, si esce pochissimo e solo per procurarsi generi di prima necessità. Escono i più giovani, mentre le donne e i bambini restano al riparo. E pregano. Tristi scene di vita quotidiana nella Striscia di Gaza riprese dall' obiettivo di Gianluca Panella