Gay Pride Gerusalemme
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In 25 mila al Gay Pride di Gerusalemme - Foto

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21 luglio 2016. Danze per la strada durante il Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Ragazze vestite in modo variopinto partecipano al Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Una coppia gay si bacia durante la parata del Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Un soldato si sistema la cravatta arcobaleno durante il Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Un momento del Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Un uomo partecipa al Gay Pride di Gerusalemme, in Israele, indossando delle "mutande" di cartone su cui si legge "Reclaim your country" (Chiedi indietro il tuo paese).
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21 luglio 2016. Una coppia gay israeliana, Yohay Verman e Yotam Ha'Cohen, celebrano il loro matrimonio ebraico durante il Gay Pride di Gerusalemme, in Israele. In Israele non esiste il matrimonio laico, ma il Paese riconosce ogni unione celebrata all'estero, compreso il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
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21 luglio 2016. Una coppia gay israeliana, Yohay Verman e Yotam Ha'Cohen, celebrano il loro matrimonio ebraico durante il Gay Pride di Gerusalemme. In Israele non esiste il matrimonio laico, ma il Paese riconosce ogni unione celebrata all'estero, compreso il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
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21 luglio 2016. Un uomo mostra dei cartelli durante il Gay Pride di Gerusalemme, in Israele. Su uno si legge "All you need is love" (C'è bisogno solo d'amore).
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21 luglio 2016. Partecipanti al Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Omaggi floreali di fronte a un'immagine della giovane Shira Banki, 16 anni, che venne accoltellata a morte da un fanatico ebreo durante il Gay Pride di Gerusalemme del 2015.
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21 luglio 2016. Una bandiera bandiera rainbow, simbolo del movimento LGBT, sfila nel corteo del Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Ebrei osservanti partecipano per la prima volta al Gay Pride di Gerusalemme, per distanziarsi pubblicamente dai rabbini oltranzisti che nei giorni scorsi hanno sostenuto che secondo la Bibbia ''gli omosessuali sono pervertiti, persone malate, che dovrebbero essere guarite''.
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21 luglio 2016. Uno striscione della Marcia di Gerusalemme per l'orgoglio e la tolleranza".
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21 luglio 2016. Omaggi floreali nel luogo in cui, durante il Gay Pride di Gerusalemme del 2015, la giovane Shira Banki, 16 anni, venne accoltellata a morte da un fanatico ebreo.
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21 luglio 2016. Un uomo ebreo ultra-ortodosso viene arrestato dalla polizia durante il Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Partecipanti al Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Partecipanti al Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Una ragazza con una bandiera rainbow, simbolo del movimento LGBT, con Stella di Davide passa accanto a due soldati, durante il Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Partecipanti al Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Partecipanti al Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Partecipanti al Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Un partecipante al Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Gruppi religiosi di destra partecipano a un picchetto di protesta, organizzato con lo slogan "Gerusalemme non è Sodoma", durante il Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.
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21 luglio 2016. Partecipanti al Gay Pride di Gerusalemme, in Israele.

Una folla record, stimata in 25.000 persone, ha preso parte ieri in Israele alla 15esima edizione della Marcia di Gerusalemme per l'orgoglio e la tolleranza. Quest'anno la manifestazione, che in passato ha spesso rischiato di essere sospesa e ha sempre subito forti contestazioni, ha visto una folta partecipazione della popolazione, in reazione sia ai messaggi di tono omofobico lanciati nelle ultime settimane da influenti rabbini, sia al funesto attacco dello scorso anno, quando l'ebreo ultraortodosso Ishay Schlissel uccise a coltellate una ragazza 16enne di nome Shira Banki.

Al Gay Pride 2016 di Gerusalemme hanno aderito per la prima volta anche numerosi ebrei religiosi che hanno voluto così distanziarsi pubblicamente da rabbini oltranzisti che nei giorni scorsi hanno sostenuto che, secondo la Bibbia, ''gli omosessuali sono pervertiti, persone malate, che dovrebbero essere guarite''. 

Lungo l'itinerario la polizia ha schierato migliaia di agenti e di volontari - in divisa e anche in borghese - per impedire possibili attacchi da parte di ebrei fanatici determinati ad impedire ''il sacrilegio della Città Santa''. Trenta persone sospette sono state fermate, fra esse due ultrà di destra trovati in possesso di coltelli. La polizia ha invece autorizzato un picchetto di protesta, organizzato con lo slogan Gerusalemme non è Sodoma

La polizia ha affermato di essere riuscita a sventare ieri un nuovo attacco alla parata, arrestando il fratello di Ishay Schlissel, Michael, dopo aver ascoltato una conversazione telefonica in cui spronava l'uomo ad attaccare la manifestazione.  Ishay, che già fu protagonista di analogo attacco nel 2005 e uscì di prigione pochi giorni prima del Gay Pride 2015, per l'assassinio di Shira è stato condannato il 26 giugno scorso a scontare l'ergastolo, 31 anni aggiuntivi di prigionia e a pagare 650.000 dollari di danni. 

Il premier Benyamin Netanyahu, dalla propria pagina Facebook, ha salutato i partecipanti della marcia e uno dei suoi ministri - Ghilad Erdan (sicurezza interna, Likud) - vi ha partecipato in prima persona. Al quotidiano Yediot Ahronot, il sindaco di Gerusalemme, Nir Barkat (Likud) ha dichiarato che la manifestazione è ''perfettamente legittima'' ma che lui non vi avrebbe partecipato "per rispetto verso i sentimenti della popolazione religiosa, che si sente ferita''. 

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