Fotografia criminale: mugshot d'epoca dall'Australia

Police Forensic Photography Archive/Justice and Police Museum/Historic Houses Trust of New South Wales

Stazione centrale di polizia di Sydney, 15 febbraio 1922. Il sospettato Joseph Messenger, arrestato nel 1921 per aver fatto irruzione in un magazzino militare e rubato stivali e cappotti per un valore di 29 libbre e 3 scellini. All'epoca di questa fotografia era accusato di aver scassinato un'abitazione.  


Police Forensic Photography Archive/Justice and Police Museum/Historic Houses Trust of New South Wales

(Luogo sconosciuto) 31 maggio 1928. Il signor Ah Low agli arresti.


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Stazione centrale di polizia di Sydney, 2 giugno 1922. Ernest Joseph Coffey in stato d'arresto.


Historic Houses Trust of New South Wales

Stazione centrale di polizia di Sydney, 7 agosto 1922. Il giovane William Moon dopo l'arresto.


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Località sconosciuta, 15 dicembre 1924. Walter Smith, accusato di aver fatto irruzione in un'abitazione e aver rubato abiti e denaro. Sarà condannato a 6 mesidi lavori forzati.


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Stazione centrale di polizia di Sydney, 6 November 1930. Il sospettato John Frederick 'Chow' Hayes.


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Stazione centrale di polizia di Sydney, 7 aprile 1922. Alfred John (o Francis) West, arrestato e tenuto in custodia dopo un tentativo di furto. Registrato come borseggiatore, risulta dagli archivi conosciuto con il soprannome di Eurythmic (con allusione al sistema terapeutico/forma d'arte del movimento creato da Rudolf Steiner).


Historic Houses Trust of New South Wales

Stazione centrale di polizia di Sydney, 30 luglio 1930. William Cahill dopo l'arresto.


Historic Houses Trust of New South Wales

(Presumibilmente) Stazione di polizia di Darlinghurst, 15 February 1930. Giuseppe Mammone (anche se sulla fotografia compare G Mammona), arrestato e interrogato in relazione all'accoltellamento e omicidio di Domenico Belle, avvenuto presso la stazione di Newtown l'11 febbraio 1930. Mammone aveva con Belle un debito di 15 pounds. I giornali dell'epoca si riferiscono a lui come al principale indiziato, ma non vi fu un processo a suo carico.


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Stazione centrale di polizia di Sydney, 25 gennaio 1928. Un gruppo di uomini in stato d'arresto, con l'accusa di furto: C Smith, Joseph Bezzina, William J Williamson, Aiden Feutrill, George Hodder e  William Thorson. Vivevano tutti in un'abitazione di Lessee Joe Bezzina, il secondo da sinistra nella foto, accusato di dar ospitalità agli altri (parte di un gruppo di complessivamente 15 uomini e donne).


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(Presumibilmente) Centrale di polizia di Darlinghurst, 18 agosto 1924. Alfred Fitch, ladro di auto, descritto tra l'altro come "criminale senza scrupoli", "dipendente dall'alcool", "spesso accompagnato da prostitute".


Historic Houses Trust of New South Wales

Stazione centrale di polizia di Sydney, 1920 circa. De Gracy e Edward Dalton. Sull'immagine è annotato dolamente "informatori".


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Stazione centrale di polizia di Sydney, 29 agosto 1927. Ernest James Montague in arresto.


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Luogo sconosciuto, 27 novembre 1922. Il sospettato Kong Lee, accusato di furto.


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Stazione centrale di polizia di Sydney, 29 novembre 1929. Leslie Louis Bernstein, accusato di truffa, condannato a 18 mesi di lavori forzati.


Historic Houses Trust of New South Wales

Stazione centrale di polizia di Sydney, 29 novembre 1922. Masterman Thomas Scoringe, scassinatore, fuggito dal carcere nella metà degli anni 1920, ha compiuto una serie di crimini ai danni delle abitazioni della popolazione cinese di Sydney.


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3 ottobre 1925, W. Law agli arresti.


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Stazione centrale di polizia di Sydney, 6 November 1930. Walter Keogh in arresto, borseggiatore.


Police Forensic Photography Archive/Justice and Police Museum/Historic Houses Trust of New South Wales

Stazione centrale di polizia di Sydney, 1930 circa. "Ah Num" e "Ah Tom" agli arresti. La D indicata sopra le teste dei sue uomini indica che la foto fu commissionata dal dipartimento antidroga.


Nel 1990 la fondazione Historic Houses Trust del New South Wales, lo Stato australiano del Nuovo Galles del Sud, ha recuperato e messo in sicurezza, da un magazzino allagato, un'importante collezione di fotografie realizzate dal Dipartimento di polizia forense di Sydney. Si tratta di un archivio, costruito tra il 1921 e il 1964, contenente approssimativamente 130.000 negativi su lastra di vetro, raffiguranti principalmente scene del crimine, prove forensi e attività di polizia. Si presume sia la più grande collezione di fotografia criminale dell'emisfero australe, che la Fondazione ha il compito di conservare, digitalizzare e ricatalogare.

Di questo sterminato archivio fanno parte anche le cosiddette mugshot (letteralmente: foto della faccia, laddove mug è un termine dello slang inglese che significa, appunto, faccia, e shot sta per scatto) ossia le foto segnaletiche di persone arrestate in seguito a dei reati o nell'ambito di inchieste giudiziarie. Una serie di circa 2500 "fotografie speciali" di questo genere, realizzate dal Dipartimento di polizia di Sydney tra il 1910 e il 1930, per lo più presso la Stazione centrale di polizia della città, nel passato recente è stata oggetto di una mostra e ha trovato spazio in due pubblicazioni realizzate dal museo: City of Shadows (oggi esaurito) eCrooks Like Us .

Peter Doyle, curatore dei due volumi, ha scritto: "Si tratta di uomini e donne da poco pizzicati per strada, spesso sui loro volti si legge ancora l'apprensione per il loro dramma. Diversamente dai soggetti delle fotografie segnaletiche delle persone già in prigione, i protagonisti di questi scatti sembrano avere avuto il permesso - o forse essere stati invitati - ad assumere una posizione composta di fronte alla macchina fotografica. La loro identità, immortalata negli scatti, emerge quindi con maggiore naturalezza, risultato dell'alchimia di caratteristiche innate, storia personale, abitudini apprese, idiosincrasie, scelte di stile personale (come il taglio dei capelli, l'abbigliamento e gli accessori) e le loro caratteristiche fisiche".

In questa gallery ecco una selezione di quelle fotografie: volti di presunti o effettivi borseggiatori, ladri e truffatori, scassinatori, spacciatori e teppisti. Uno sguardo sulla fotografia criminale, "uno dei non pochi generi della fotografia che sono stati rimossi dalla cultura fotografica ufficiale come dalle storie generali del mezzo", come ebbe a scrivere Ando Gilardi nel suo Wanted!: storia, tecnica ed estetica della fotografia criminale, segnaletica e giudiziaria .

Vedi anche la gallery dedicata alle mugshot al femminile tratte dallo stesso archivio.

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