Le foto del giorno, 7.2.2013

SHAH MARAI/AFP/Getty Images

7 febbraio 2013. Un ragazzo afghano cammina per le strade di Kabul vendendo dei palloncini. Nonostante le massicce iniezioni di aiuti esteri, dopo la caduta del regime talebano nel 2001, l'Afghanistan rimane uno dei Paesi piu poveri del mondo.


EPA/MAZEN MAHDI

7 febbraio 2013. Da una settimana migliaia di donne stano manifestano ogni giorno, in Bahrein, in vista del secondo anniversario del 14 febbraio 2011, quando migliaia di persone scesero in piazza a Manama, sull'onda della Primavera araba, per chiedere riforme, democrazia e la fine delle discriminazioni nei confronti della minoranza sciita. Nella foto, un momento della manifestazione di oggi nel villaggio di Karanah, a nord di Manama.


EPA/ARSHAD ARBAB

7 febbraio 2013. Un artigiano pakistano crea oggetti decorativi in legno nella sua bottega di Peshawar, in Pakistan.


EPA/RAHAT DAR

7 febbraio 2013.  Una donna raccoglie delle rose di campo da vendere prima del giorno di S. Valentino, alla periferia di Lahore, in Pakistan.


EPA/ULI DECK

7 febbraio 2013.  Una donna osserva l'opera dal titolo "Europa" (2010) dell'artista di origine cinese Du Zhenjun, durante un'anteprima della mostra "Du Zhenjun. Babel World" presso il Centro per l'arte e la Media Technology di Karlsruhe, Germania. Le opere d'arte in mostra esplorano il mondo del turbo-capitalismo e della globalizzazione e include fotografie modificato digitalmente basate sull'architettura babilonese.


EPA/FRANCIS R. MALASIG

7 febbraio 2013. Un ragazzino cammina accanto alla polizia in assetto anti-sommossa nel corso di un'operazione di demolizione in un quartiere povero urbano di Quezon City, a est di Manila, nelle Filippine. Circa 200 famiglie sono state costrette ad abbandonare gli alloggi che avevano occupato.


EPA/DIEGO AZUBEL

7 febbraio 2013.  Una donna in preghiera di fronte a degli incensi accesi, in vista del nuovo anno lunare cinese, presso il tempio di Lama a Pechino.


Le foto di oggi ci portano nelle Filippine, in Bahrein, Spagna, Afghanistan, Germania, Cina e Pakistan.


"Immagini  che scorrono sul monitor delle "agenzie": il mondo come lo avvertiamo,  mediato, non dall'impossibile ritmo continuo delle televisioni, ma dal  ritmo discreto degli scatti dei fotografi; un flusso di momenti che  inquadrano una giornata. Una serie di "istanti infiniti" che ci aiutano a  vedere. Nessuna ambizione di primato estetico - troppo veloce e caotica  la selezione; ma, certamente, il valore estetico delle fotografie scelte è parte della loro funzione, non solo "documento", ma soprattutto  espressione delle possibilità della fotografia come media narrativo e  rappresentativo."

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