Le foto del giorno, 21.3.2013

EPA/WU HONG

21 marzo 2013. Un contadino cinese al lavoro nei campi durante l'aratura primaverile, nella zona rurale di Jimo, nella provincia dello Shandong, in Cina.


EPA/ANDY RAIN

21 marzo 2013. Il nuovo arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, raggiunge la porta occidentale della Cattedrale di Canterbury, nella contea di Kent, in Inghilterra, dove è avvenuta la sua solenne intronizzazione, che ne ha fatto il 105° Arcivescovo di Canterbury e Primate della Comunione Anglicana, la massima autorità spirituale della Chiesa anglicana.


ANSA/CARLO FERRARO

Una grande magnolia fiorita in una piazza del centro di Firenze, 21 marzo 2013.


EPA/MARCELO SAYAO

21 marzo 2013. Un nativo americano del gruppo etnico Guajajara fuma la pipa presso l'ex Museo Indiano, vicino allo stadio Maracana di Rio de Janeiro, Brasile, dove da anni nativi e attivisti sono accampati per evitarne la demolizione, prevista da parte delle autorità locali per costruire un complesso sportivo in vista della Coppa del Mondo FIFA del 2014.


EPA/SEDAT SUNA

A Diyarbakir, la popolazione curda grida slogan in favore del leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), Abdullah Ocalan

EPA/NOAM MOSKOWITZ

21 marzo 2013. Palestinese con bandiere nere protestano nella Piazza della Mangiatoia di Betlemme in Cisgiordania, contro la programmata visita del presidente degli Stati Uniti Barack Obama a Betlemme. Obama verrà a Betlemme per visitare la Chiesa della Natività (sullo sfondo, nella foto).


Uriel Sinai/Getty Images

21 marzo 2013. Il Presidente USA Barack Obama saluta la platea al termine del suo discorso agli studenti dell'Università di Gerusalemme, nel  corso della sua prima visita ufficiale nelle regione dall'inizio del suo primo mandato.


Le foto di oggi ci portano a Diyarbakir in Turchia, a Gerusalemme, a Betlemme, a Jimo in Cina, a Firenze, a Canterbury, a Rio de Janeiro e nel campo profughi di Abu Shouk in Darfur (Sudan).


"Immagini che scorrono sul monitor delle "agenzie": il mondo come lo avvertiamo,  mediato, non dall'impossibile ritmo continuo delle televisioni, ma dal  ritmo discreto degli scatti dei fotografi; un flusso di momenti che  inquadrano una giornata. Una serie di "istanti infiniti" che ci aiutano a  vedere. Nessuna ambizione di primato estetico - troppo veloce e caotica  la selezione; ma, certamente, il valore estetico delle fotografie scelte è parte della loro funzione, non solo "documento", ma soprattutto  espressione delle possibilità della fotografia come media narrativo e  rappresentativo."

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