#Foodporn, i social network e la bulimia fotografica del cibo

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Prima di scegliere quali immagini mettere in Rete scattatene una grande quantità, ma poi andare a selezionare la migliore e condividetene solo UNA. Il troppo stroppia anche sui social network


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Se dovete fotografare un piatto andate a prediligere la luce naturale, è molto meglio di quella artificiale. Questo non significa che quando un cameriere al ristorante vi porta la cena dovete schizzare all'aria aperta con la pietanza in una mano e la macchina fotografica nell'altra, ma nel limite del possibile andate a preferire la luce naturale ed evitate i flash


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Se possibile scegliete la funzione "macro" ed evitate di "riempire" la foto. Meglio fermare solo un dettaglio e un particolare del cibo che immortalare l'intero piatto. L'effetto sarà senz'altro più suggestivo


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Per rendere più appetibile un cibo scegliete impiattamenti accattivanti ed evitate le porzioni troppo generose. Sono decisamente volgari


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Siate tempestivi. Un piatto appena preparato ha un aspetto decisamente migliore di uno che aspetta da un po' di tempo sul passa vivande. Il vostro clic deve essere pronto a scattare non appena il manicaretto arriva al vostro cospetto


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L'hashtag lascia pochi dubbi: #Foodporn, ovvero cibo e pornografia. Ben inteso, nessuna donnina nuda o foto di ammiccanti modelle cosparse di glassa al cioccolato. Si tratta, piuttosto, di una mania che ormai spopola in Rete cioè quella di postare su Instagram, Twitter o Facebook immagini di piatti succulenti, cene al ristorante o manicaretti home made.

Instancabili cybernauti condividono la propria passione culinaria con la Rete e per farlo hanno creato l'hashtag #Foodporn che ben sintetizza il tratto di oscenità che talvolta connota la bulimia virtuale di alcuni social addicted.

Saltellando da un profilo all'altro succede di imbattersi in persone che postano dozzine di piatti (mediamente supercalorici) sottolineando con didascalie la composizione della leccornia, l'occasione del banchetto e lo status di appesantimento ricavato dalla sua consumazione.

Per carità: a tutti è capitato di mettere online foto di cibi succulenti consumati nel corso della propria esistenza social, ma alcuni,  rispondendo al concetto di #Foodporn, spesso esagerano e rischiano di trasformarsi in molesti spammer fotografici a colpi di hamburger e pizze.

Se proprio desiderate condividere la vostra passione per le foto di cibo esistono alcune semplici regole per farlo con classe e gusto. Ecco quali: 

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