Eni e l'energia nuova

"Senza lo shale gas l’Europa può dire addio al suo futuro". Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni taglia corto su uno dei temi più controversi in materia energetica: il gas non convenzionale, meglio noto come shale gas, o gas di sisto, presente in natura in quantità almeno pari a quelle delle riserve provate di gas convenzionale (circa 190 trilioni di metri cubi, stando all’Agenzia internazionale per l’energia). E a Panorama specifica: "In Italia la questione è chiusa sul nascere e non ho alcuna intenzione di entrare in quelle dinamiche masochistiche che ci caratterizzano fin troppo bene". Il riferimento è all’arci-noto effetto Nimby (Not in my backyard) che impedisce a tutto e a tutti di progredire. E pazienza se sul fronte energia paghiamo il 30% in più della media Ue sulla bolletta elettrica. Risultato: Eni investe sì nello shale gas. Ma lo fa altrove. Nel resto d’Europa, prima di tutto. E più precisamente: in Ucraina, Polonia e Inghilterra (“dove” riprende Scaroni “persino l’arcivescovo di Canterbury ha detto avanti tutta sullo shale gas”).

La riflessione sul tema destinato a cambiare gli equilibri geo-politici mondiali è avvenuta a margine della conferenza stampa di lancio della nuova campagna istituzionale del cane a sei zampe on air sui canali televisivi a partire da domenica 29 settembre e sulla carta stampata da giovedì 3 ottobre. Obiettivo: fare conoscere al grande pubblico l’essenza di Eni, il suo impegno internazionale nel coniugare sviluppo energetico e benessere delle comunità locali, l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, l’impegno sul fronte ricerca anche attraverso la collaborazione serrata con il Mit di Boston dalla durata decennale (5 anni + 5 rinnovati l’anno scorso) e incentrata sul superamento del silicio nel solare fotovoltaico (si punta sui polimeri) e sulla messa a punto delle batterie del futuro.

Il claim è: “Diamo all’energia un’energia nuova”. La voce narrante è quella di Toni Servillo, protagonista de La grande bellezza di Paolo Sorrentino candidato per rappresentare l’Italia agli Oscar del 16 gennaio 2014. Firma la campagna Tbwa Italia. L’investimento è top secret ma c’è da scommetterci che sarà di svariati milioni di euro. Tanto più che si parte dal nostro Paese ma l’idea è di declinare il tutto anche all’estero. A partire dall’Europa. Poi chissà. "È tutto work in progress" sorride Annalisa Massa, a capo dell’identity management di Eni e fa intendere che si tratta di un impegno strategico per la più grande azienda italiana con un utile netto complessivo a fine 2012 di 7,79 miliardi di euro.

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