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Elena Ceste, tutti i misteri sulla morte

Come è morta Elena Ceste? Una risposta certa, probabilmente, non l’avremo mai. In attesa degli esiti dell’autopsia eseguita sui resti della mamma di Costigliole d’Asti scomparsa nove mesi fa e trovata in un canale il 18 ottobre scorso, parla il dottor Roberto Testi, il medico legale nominato dalla famiglia. Che anticipa quello che gli inquirenti non vorrebbero ammettere: "Probabilmente sarà più semplice escludere alcune cause piuttosto che affermare con certezza in che modo sia morta Elena".


Michele Buoninconti, il marito di Elena Ceste iANSA / MANUELA MACARIO
Fiori sul luogo del ritrovamento del cadavere di Elena Ceste, Costiglio d'Asti, 25 ottobre 2014. ANSA / Manuela Macario
Fiori sul luogo del ritrovamento del cadavere di Elena Ceste, Costiglio d'Asti, 25 ottobre 2014. ANSA / Manuela Macario
Fiori sul luogo del ritrovamento del cadavere di Elena Ceste, Costiglio d'Asti, 25 ottobre 2014. ANSA / Manuela Macario
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Michele Buoninconti, marito di Elena Ceste, in un fermo immagine tratto da Chi l'ha visto.
E' ripreso questa mattina, tra le campagne astigiane, il sopralluogo dei carabinieri lungo il Rio Mersa, il canale di scolo che lo scorso 18 ottobre ha restituito, dopo otto mesi di ricerche, il cadavere di Elena Ceste, Asti, 30 Ottobre 2014. ANSA/ MANUELA MACARIO
E' ripreso questa mattina, tra le campagne astigiane, il sopralluogo dei carabinieri lungo il Rio Mersa, il canale di scolo che lo scorso 18 ottobre ha restituito, dopo otto mesi di ricerche, il cadavere di Elena Ceste, Asti, 30 Ottobre 2014. ANSA/ MANUELA MACARIO

Ma senza una precisa causa della morte, il caso resterà aperto per sempre. E così la posizione del marito, Michele Buoninconti, che il 24 ottobre ha ricevuto un’informazione di garanzia per omicidio e occultamento di cadavere. In realtà, ad oggi, inquirenti ed investigatori non hanno nulla in mano contro di lui. Solo un ipotetico movente.

Lo stesso indagato, infatti, ha subito raccontato ai carabinieri che la moglie, la notte precedente la scomparsa, gli aveva confessato una relazione extraconiugale. Elena però era stata vista, vestita, nel giardino quando già Michele era in paese ad accompagnare i figli a scuola. Possibile che Michele, in preda alla gelosia, sia tornato a casa, abbia trovato Elena nuda in bagno (non avrebbe avuto senso spogliarla dopo averla uccisa) e, dopo averla colpita a morte, l’abbia portata fino a quel canale irriguo che continua a restituire i poveri resti della donna? Non lo crede nemmeno il pubblico ministero Laura Deodato, che pure ha iscritto Buoninconti nel registro degli indagati, non certo solo come atto a tutela dello stesso indagato.

Ma neppure lo può escludere fino al termine dell’autopsia, che potrebbe rivelare una ferita mortale provocata da qualcuno. Per questo, se l’esame autoptico non darà certezze, l’ombra del sospetto resterà per sempre sul marito. Ombre che però, nonostante quanto riportato da alcuni media, non ci sono tra i familiari di Elena, come del resto in tutto il paese. Che hanno già accettato l’idea che Elena, in preda ad una confusione mentale già manifestata nella notte, sia uscita di casa dopo essersi spogliata, vagando senza occhiali, cadendo in quel canale e nell’abbraccio di un freddo gelido di una mattina di gennaio (la temperatura, quel giorno, a Costigliole, era tra gli 0 e i 4 gradi).

Per loro si tratta soltanto di un prolungamento del del dolore per la morte di Elena. E, quando finalmente la salma sarà riconsegnata ai familiari, le esequie – è già stato annunciato – saranno celebrate in forma strettamente privata.

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