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El Sharaawy, l'ex uomo mercato

L'involuzione del Faraone: che il 2013 sia catalogabile alla voce Annus Horribilis per Stephan El Shaarawy non vi sono dubbi. Appena quattro reti ufficiali nell'anno solare e una caterva di infortuni a tarpare le ali all'attaccante milanista. Il classe '92 continua ad essere afflitto da problemi fisici, che lasciano perplessi alcuni operatori di mercato sulla piena efficenza ed integrità del talento italo-egiziano. Perplessità che hanno allontanato le pretendenti estere per il calciatore.

Dalle big inglesi (Manchester City e Manchester Utd) e tedesche (Borussia Dortmund) che la scorsa estate avevano corteggiato il calciatore si è passati al pressing del Galatasaray. Offerte respinte al mittente dal giocatore, che non vuole lasciare Milanello. Al tempo stesso le alternative sono venute meno; infatti in questo momento l'unica pretendente reale è il Genoa, che metterebbe sul piatto uno scambio di comproprietà con il portiere Mattia Perin. Unico modo per salvaguardare un investimento da 20 mln di euro a bilancio, senza incorrere in minusvalenze. In via Aldo Rossi un anno fa avevano blindato El Sha con un contratto sino al 2018 da 2 mln netti all'anno. Cifre fuori budget per parecchie compagini e che rendono, paradossalmente, l'attaccante prigioniero di un club che non lo ritiene altresì incedibile. Le analogie con Alexandre Pato sono molteplici: dagli infortuni al calo vistoso di rendimento sino all'indolenza in allenamento. Tornare all'ombra della Lanterna è ritenuto un passo indietro da El Shaarawy e il suo entourage: per questo il Milan rappresenta l'unica soluzione, nonostante le perplessità di parte dello staff tecnico. Sperando che l'anno nuovo cancelli le incomprensioni e le delusioni del 2013, riportando in auge l'estro di un attaccante che appena dodici mesi fa appariva destinato ad essere un punto fermo anche della Nazionale in Brasile.

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