Ecco come sarebbe la nostra vita senza gli smartphone

Niente e-mail che lampeggiano in tempo reale sul telefonino, rendendoci raggiungibili in ogni angolo del mondo. Piuttosto, a parità di messaggi ricevuti, saremmo disturbati ogni secondo da un solerte postino, inondati di carta e, a quanto pare, storditi con un pugno in faccia da una sua variante violenta e sbrindellata prima di essere derubati. D’altronde è così che funzionerebbe una versione per nulla virtuale del phishing. E YouTube? Scordatevelo. Per i video in movimento toccherebbe portarsi appresso pesanti televisori collegati a non si capisce bene cosa.

Non sveliamo tutto, sarebbe un peccato, perché vale davvero la pena spendere un minuto e mezzo per guardare «The world without mobile», paradossale e divertente parodia dal presente creata dalla Qualcomm. Una distopia, un mondo parallelo e un bel po’ rétro in cui la voglia di comunicare e divertirsi in mobilità è la stessa di sempre, ma degli smartphone non c'è più traccia. Ed è così che un'arte troppo umana di arrangiarsi genera questi improbabili, goffi, autolesionisti e però ingegnosi mostri.

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