E’ passata una settimana, mi sono ripresa dalla BlogFest. Lo giuro.

E’ passata una settimana, mi sono ripresa. Lo giuro, ho smesso di piangere, di tornare nei posti dove ci siamo visti stando ferma ad immaginarvi tutti lì, e sono uscita dal Teatro Novelli tanto ho capito che Bling Ring non lo proiettano davvero, non era una simpatica burla. Insomma, questa BlogFest è stata fantastica per me per diversi motivi:

Rimini è la città che amo di più al mondo, ci sono cresciuta e i miei genitori abitano ancora qui, amo tornarci e girarci in bicicletta, capire quanto sono diventata pigra e poco sportiva dal fatto che al Palazzetto ci arrivavo un fiore a 12 anni e ora a 31 devo fermarmi alla rotonda prima, per riprendere un attimo fiato.

Sono riuscita a  portare il mio gruppo “La stanzetta” quasi al completo (Neri  mancava per ovvi motivi) al Bar Sole. Il mio ristorante di riferimento nel mondo. Non è stato difficile ammaliarli tutti questi milanesi, romani, veronesi, udinesi con un piatto di strozzapreti pasticciati alla romagnola.

Ho rivisto il Rock Island, locale di culto qui in riviera, dopo anni che non ci mettevo piede. E si sappia che ho mangiato un fritto niente male durante le premiazioni dei Twit Awards.

Sono entrata per la prima volta al Club Nautico per ascoltare incontri sull’economia, ho pagato 6 euro per un Gabardino (valuta inventata al momento, ricavata da una camicia tagliata a quadratini di Carlo Gabardini) per poi scoprire che sono stata l’unica ad offrire così tanto… per intenderci, Simone Tolomelli ha pagato 100 Gabardini 3 euro. Fate affari con me ragazzi, conviene.

Ho “fatto serata” con tutti voi e Ema Stokholma al Coconuts, un posto che quando ero poco più che maggiorenne mi dava la possibilità d’imbroccare figoni atomici, quando Rimini d’estate era meta di Russi 20enni mozzafiato. Ho visto molti di voi ubriachi fradici non ricordarsi nulla la mattina dopo e ho visto Daniela aka Stazzitta talmente brilla da saltare in pista con la frangia arricciata dal sudore insieme a Simone Spetia.

Mi sono ingolfata di crepes alla Nutella dietetica con Gregorio Paolini (il culo più sodo in bicicletta),  Marta Bertolini e @mabeganet. Sì perché è ovvio, la Nutella ora è dietetica… a Rimini è considerata dietetica e non intendo cambiare idea solo perché non entrate nel mood da riviera romagnola.

Ho amato come ogni anno UbiMaggio, paparazzandola mentre mangiava, e @mlfarinata con @Dietnam sdraiati su lettini a baldacchino a cercare di capire dove fossero finiti Carlo Gabardini e Matteo Bordone. Ho perso e ritrovato Laura Carcano una decina di volte, ballato con la @Giulia_B e Domitilla, visto di sfuggita ma con passione il gruppo dei boni dei TwitAwards e rincontrato con immenso piacere Webgol.

Ho aspettato le 12 di domenica mattina per la Messa Laida di @Azael dopo un dj set di Fabio De Luca che ha seminato corpi devastati da una nottata di bagordi per tutto il porto di Rimini.

E poi, per la prima volta sono riuscita a vedere il Teatro Novelli non più come spettatrice ma direttamente dal palco per i Macchianera Italian Awards. Si è vero, quest’anno le mie gaffe sono state di una certa fantasia (vedi Huffintonpost e GR8 -letto greit -), ma non so spiegarvi la bellezza d’essere lì, ancora con voi per il terzo anno, in un mondo di cui faccio parte da poco, ma che mi ha dato la possibilità di conoscere persone fantastiche, anche pirla immensi, ma più persone fantastiche, e soprattutto nella mia città. La BlogFest a Rimini è stata come unire una serata DirtyDancing con uno che mi piace da morire davanti ad un piatto giapponese di qualità. Il massimo insomma. E vedere Gianluca Neri con la scaletta in mano come ogni anno, 10 minuti prima di cominciare, dirmi: “andiamo a braccio” non ha davvero prezzo, credetemi.

La rifacciamo il mese prossimo?

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