August 29 2011
E’ arrivato il momento dello sciopero dei tifosi
Laterza Stella
Il sindacato dei calciatori ha condotto male la trattativa riassunta dalla frase “o si firma o si fa sciopero”, ma in realtà di sciopero non si tratta perchè i giocatori non perderanno un euro dalle loro tasche. Inoltre non si può parlare neppure di astensione dal lavoro perchè lo scorso week end sono fioccate amichevoli come Chievo – Inter e Napoli – Palermo. Le pessime figure del teatrino pallonaro hanno infastidito gli italiani che erano pronti a sedersi in poltrona per godersi lo spettacolo del calcio, un gioco che dopo calciopoli e lo scandalo scommesse riserva una nuova dose di amarezza a chi da anni mantiene in piedi il baraccone. Non è stata fatta chiarezza sulle reali responsabilità di questo “sciopero”, anche se le parole del presidente Massimo Cellino a Controcampo hanno lasciato intendere quanto la colpa vera sia in buona percentuale dei presidenti. “E’ stata fatta una coglionata immane. I giocatori sono bravi ragazzi ma la vera colpa di questo sciopero è dei presidenti, me in primis, che hanno sottovalutato il problema”.
Il problema è stato gestito con sufficienza, tutti pensavano che mai e poi mai si sarebbe arrivati ad uno sciopero dei calciatori, una provocazione in un periodo economico molto difficile per l’Italia e per il mondo intero. Anche la Figc ha fatto una pessima figura con Giancarlo Abete, prima impegnato a richiamare i giocatori al buon senso e poi impacciato nel proporre un fondo di garanzia pur di convincerli a giocare. I tifosi, coloro che pagano per andare allo stadio, per seguire le trasferte e vedere gli incontri in tv, sono gli unici che avrebbero diritto ad uno sciopero. Sciopero del tifo, una protesta senza precedenti che faccia capire ai club e alle istituzioni quanto certi linguaggi, cifre e situazioni del mondo calcio non siano più accettabili.
SUBSCRIBE TO
OUR NEWSLETTER
OUR NEWSLETTER
YOU MAY ALSO LIKE