Tra il 1897 e il 1904 l'allora studente di medicina John J. Clark, giunto a Dublino da Castleblaney, contea del Monaghan, realizzò una serie di fotografie di strada che, a distanza di oltre un secolo, ancora oggi ci offrono uno sguardo unico sulla vita quotidiana della capitale irlandese a cavallo tra '800 e '900.
Già esposte nel 2001 e nel 2004 in una mostra dal titolo "Dubliners ", le foto di Clark - conservate dagli archivi della National Library irlandese - sono state di recente riproposte online dal Google Cultural Institute , a offrire uno sguardo sulla città così come la vedeva il giovane James Joyce (1882–1941) prima di abbandonare la sua patria, a 22 anni, e come continuerà a ricordarla negli oltre 35 anni di esilio volontario, tanto da raccontarne con meticolosità e vivida precisione, fin nei dettagli, in pressoché tutte le sue opere. Un legame, quello tra la città e il grande scrittore, che fin dal 1950 viene celebrato il 16 giugno di ogni anno, nel Bloomsday , quando la gente di Dublino e i fan dello scrittore provenienti da tutto il mondo ripercorrono i diciotto capitoli dell’Ulisse attraverso un itinerario cittadino che tocca i punti della città dove è ambientato il capolavoro di Joyce.