Il discorso di Putin alla conquista degli Usa

Nell’intervista con Tucker Carlson troviamo un Putin assolutamente confidente, a proprio agio. Le modalità comunicative sono state coerenti con le sue caratteristiche di leader carismatico. La comunicazione è stata sapientemente utilizzata per influenzare gli ascoltatori. Putin si sta rivolgendo al popolo americano avendo come obiettivo primario quello di convincere l’audience della bontà del suo pensiero e del suo agito in un clima specifico, quello pre-elettorale. Attraverso il sapiente uso del verbale e del non verbale, è riuscito a lavorare su tre piani principali: il Logos che rappresenta l’argomentazione razionale, il Pathos, relativo alle emozioni evocate negli auditori e l’Ethos, rappresentante la personalità dell’oratore. Per quanto concerne l’Ethos il leader russo avrebbe fatto leva, nel corso dell’intervista, su tre specifiche dimensioni: la benevolenza al fine di mostrare come le proprie azioni sarebbero state in realtà a favore dell’audience, la competenza, espressa anche con esempi concreti di gestione, che ha fatto comprendere quali siano le sue capacità previsionali e di pianificazione e, in ultimo, la dominanza, ossia l’esibizione proprio potere nel realizzare gli scopi dell’audience, anche attraverso il prevalere in situazioni di competizione, come evidenziato dalla firma del contratto. Nel corso dell’intervista il leader russo ha utilizzato la sua intelligenza emotiva per creare un clima di rilassatezza, quasi di leggerezza in alcuni momenti, in forte contrasto con i contenuti degli argomenti trattati. L’atteggiamento di persona in grado di rispondere a qualsiasi domanda senza previa preparazione, messo in atto con ampie simulazioni di espressioni di dubbio, ha avuto l’effetto, sugli ascoltatori, di mettere in risalto le sue caratteristiche cognitive in termini di comprensione della realtà, divergenza e di volizione. Si è ampiamente manifestata la sua personalità dominante dal punto di vista dell’alta attivazione, della dinamicità e della capacità di azione. Tali caratteristiche sono state in grado, in un’audience caratterizzata da una marcata assenza di pensiero critico, di influenzarla attraverso l’induzione di precise emozioni negli auditori.

Si consideri che l’esposizione dei contenuti è stata strutturata per essere efficace nei confronti di un pubblico a prevalenza populista. Con populismo vado a intendere una sottocategoria della polarizzazione caratterizzante la società contemporanea. Si pensi al populismo come una particolare immaginazione moralistica della politica, un modo di percepire il mondo politico che configura un popolo moralmente puro e pienamente unificato contrapposto ad élites che sono ritenute corrotte o in qualche altro modo moralmente inferiori. In questi termini qualsiasi forma di appartenenza di gruppo tende ad attivare due tipi di emozioni: positive nel valutare il proprio gruppo e negative nel valutare il gruppo esterno al proprio. La generalizzazione nelle risposte del leader russo è quello che ha consentito di mandare un messaggio in grado di accontentare entrambi gli estremi polarizzati. Ciò è stato reso possibile per mezzo dell’attivazione emotiva precedentemente esplicitata. La comunicazione populista si arricchisce però anche di altri elementi, oltre alla retorica, quali la tendenza ad uno stile demagogico rivolto direttamente al popolo, senza intermediari, e teso a dare risposte facili a problemi complessi, obiettivo che è stato raggiunto da Putin per mezzo di risposte non risposte e a espliciti riferimenti a cariche pubbliche senza la necessità di nominarle.

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