Il demone della modernità. Pittori visionari all'alba del secolo breve

Zagabria, Moderna galerija
Gabriel Jurkic, La via verso l'eternità
collezione privata
Gennaro Favai, New York, 1930 ca, olio su tavola
Zagreb, Museum of Arts and Crafts
Franz von Stuck, Il Peccato, 1900 ca, olio su tela
Kaunas (LT), M. K. Čiurlionis National Museum of Art
M. Konstantinas Čiurlionis, Angeli (Paradiso), 1909
Collezione privata
Sascha Schneider, Triumph der Finsternis (Trionfo delle tenebre), 1896, olio su tela
Kaunas (LT), M. K. Čiurlionis National Museum of Art
M. Konstantinas Čiurlonis, Angelo (Preludio dell'angelo), 1909
Musèe de La Cour d'Or - Metz Mètropole
Gustav Moreau, Edipo e la Sfinge, olio su tela
Venezia, Ca’ Pesaro
Paul Klee , Con il serpente, 1924
Collezione privata
Alberto Martini, Medusa
Paris, musée Gustave Moreau
Gustave Moreau, Salomé.
Collezione privata
Odilon Redon, Sfinge, 1895 ca
Städtische Galerie- Kunstsammlung Museen der Stadt Dresden
Sascha Schneider, Grido di guerra, 1921
Städtische Galerie- Kunstsammlung Museen der Stadt Dresden
Hans Unger, Salomé, 1917
Sofia, The National Gallery for Foreign Art
Franz von Stuck, Lucifero, 1889 /1890

L’irrompere della modernità nel mondo tardo Ottocentesco e il suo deflagrare nei primi tre decenni del "secolo breve" sono il soggetto vero di questa sorprendente mostra curata da Giandomenico Romanelli.
Una modernità particolare, popolata da angeli e demoni, tra inquieto e ineffabile, tra conscio ed inconscio, tra prefigurazioni di morte e destini di luce. Una mostra in grado di dare forti emozioni, che accosta a vitalismi sfrenati ed eterei straniamenti, incubi e sogni. Assieme ad alcune irrinunciabili icone dell’universo simbolista, saranno presentate opere che uniscono la suggestione del simbolo e la libertà visionaria e utopistica dell’ideale, facendo compiere al visitatore un percorso teso tra scoperte di un’arte esclusiva e misteriosa e la rappresentazione drammatica e cruda, talvolta sommessa, della follia della guerra.
A raccontare, interpretare e vivere nelle loro opere queste emozioni sono grandi artisti europei: da Franz Von Stuck a Odillon Redon, da Paul Klee a M. Kostantinas Ciurlionis passando per Max Klinger, Felicien Rops, Oskar Zwintscher e gli italiani Mario De Maria e Alberto Martini. Una mostra insolita e forse unica. E non solo per l’Italia.

L' esposizione è promossa ed organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

IL DEMONE DELLA MODERNITA'.
Pittori visionari all'alba del secolo breve
Rovigo, Palazzo Roverella, 14 febbraio - 14 giugno 2015

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