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Dal 2015 lo skyline di Manhattan non sarà più lo stesso

Courtesy of Related Companies


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La prima fase dei lavori terminerà nel 2015. La torre nord supererà in altezza l'Empire.


(courtesy of Related Companies)


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Lo skyline di New York diventa sempre più dinamico. Due delle quattro nuove torri viste dal quartiere di Chelsea


Hudson Yards, il nuovo distretto di New York, così come sarà visto dallo stato del New Jersey


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La terrazza panoramica nella Torre Nord, che supererà in altezza l'Empire State Building.


Il "groundbreaking". Iniziano i lavori di costruzione della torre nord nell'ex area dei depositi ferroviari sull'Hudson


Un grattacielo più alto dell'Empire State Building, una terrazza panoramica a forma di astronave, un centro culturale, una grande piazza, quattro torri, dodici edifici in tutto. Presto lo skyline di New York non sarà più lo stesso. La città “che non si ferma mai” si prepara ad nuova avventura urbanistica. Si chiama Hudson Yards, il progetto miliardario che trasformerà i depositi ferroviari abbandonati a nord di Chelsea, lato ovest di Manhattan, in una densa zona abitativa lungo le rive dell’Hudson.

L’area è per lo più sconosciuta, anche agli stessi new yorker: un rettangolo di città che si estende tra la decima e l’undicesima avenue, delimitata a sud dalla 30esima strada e a nord dalla 33esima. Secondo le linee progettuali, il nuovo distretto ospiterà spazi ufficio, appartamenti, centri sportivi, cinema e negozi per un’area di oltre un milione di metri quadrati; una nuova Midtown che secondo il sindaco Bloomberg è l’ultima frontiera di Manhattan ed è “il passo più importante per la rinascita economica in corso della città”.

Il piano da 15 miliardi di dollari, firmato da Related Companies, una delle più grandi società di real estate degli Usa, prevede la realizzazione di una torre alta 407 metri -una ventina di metri in più rispetto l’Empire State Building- e di altre tre torri, tra cui quella avveniristica, “strizzata” nella parte mediana in una sorta di cucitura nel vetro, del  famoso studio di architettura di Diller Scofidio + Renfro. Non ci sarà spazio solo per abitazioni e uffici ma anche per piazze pubbliche, palestre e attività ricreative aperte alla città.

La prima fase del piano dovrebbe essere terminata nel 2015. E intanto nella rete fioccano le critiche dei cittadini. Soprattutto dopo che l’uragano Sandy ha mostrato la vulnerabilità di New York, l’idea di “appesantire” con altri edifici la terra sui cui sorge Manhattan fa paura; e per altri ancora questo alzerà i prezzi delle case nella city, costringendo le fasce meno abbienti della popolazione, in particolare gli immigrati, a lasciare il centro e a spingersi nelle periferie.

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